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Halloween l’hanno inventato i romani

Di Robert Burns – Halloween, i santi, i morti, trick or treat, dolcetto o scherzetto, la festa delle streghe, le zucche, i bambini mascherati. Ma alla fine, tutte queste usanze, tradizioni, costumi, da dove vengono? Che vogliono dire?

Come tutti sanno, Halloween è una festività anglosassone. Ma chi per primo ha creato la “festa dei morti”? Sempre loro, gli antichi romani, all’epoca però la festa era a metà febbraio si chiamava Parentalia, era dedicata a Pomona, dei dei frutti e dei semi. L’evoluzione storica fu la festa celtica di Samhain, che vuol dire “fine dell’estate”, in cui si salutava la stagione. Gli americani, in epoca moderna, hanno travisato la festa, trasformandola in ricorrenza macabra. Dagli Usa poi Halloween si è diffusa in tutto il mondo, con usanze molto diverse, dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del dolcetto o scherzetto.

Origini del nome

La parola Halloween è una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Ognissanti (in inglese arcaico All Hallows Day, moderno All Saints). Sebbene il sintagma All Hallows si ritrovi in inglese antico (ealra hālgena mæssedæg, giorno di messa di tutti i santi), All-Hallows-Eve non è attestato fino al 1556.

Perche’ la zucca?

L’usanza della zucca di Halloween è legata alla famosa leggenda dell’irlandese Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che un giorno al bar incontrò il diavolo. Era ubriaco, e la sua anima era quasi nelle mani del demonio, ma, astutamente, riuscì a far trasformare il diavolo in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Jack mise il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d’argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Allora il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò libero. Il diavolo si presentò dieci anni dopo e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima, ma il furbo Jack incise una croce sul tronco. Stavolta in cambio della libertà, Jack pretese dal diavolo di essere risparmiato dalla dannazione eterna. Quando Jack morì, però, fu rifiutato dal paradiso e quando si presentò all’inferno il demonio lo scacciò. Poichè era freddo il diavolo gli tirò un tizzone ardente, che Jack posizionò all’interno di una rapa che aveva con sé. Da quel giorno cominciò a vagare senza tregua cercando un rifugio, e gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per scacciare l’infelice anima. La rapa durante una carestia in America fu sostituita dalla zucca perché più presente e anch’essa legata all’aldilà.

Perche’ dolcetto o scherzetto?

L’usanza del travestirsi risale al Medioevo e deriva dal medioevo, quando la gente povera andava porta a porta a Ognissanti, il 1° novembre, e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno dopo, giorno della Commemorazione dei defunti. Infatti, in realtà “dolcetto o scherzetto” significa anche “sacrificio o maledizione”. L’usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene delle testimonianze sono state ritrovate anche in Sud Italia. Shakespeare menziona la pratica nella sua commedia I due gentiluomini di Verona (1593), quando Speed accusa il suo maestro di “lagnarsi come un mendicante a Hallowmas”, Halloween appunto.

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