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Roma

Il prefetto ordina a Marino: “Via la tua macchina dal Senato”

Adesso non può più fare niente, il sindaco Marino dovra’ spostare la sua Panda rossa. L’auto parcheggiata (gratis) da più di un anno nell’area riservata ai senatori a ridosso di palazzo Madama, nello slargo vicino casa protetto da sbarre semoventi e carabinieri in garitta h24, dovrà ora essere spostata. Dopo le proteste dei cittadini, e l’interrogazione di Andrea Augello (Ncd) al ministro dell’Interno, il prefetto ha deciso e non ha ritenuto non più sussistenti le ragioni di sicurezza che subito dopo le elezioni avevano consigliato di tutelare l’utilitaria del neosindaco. 

All’epoca la decisione era stata presa dopo una richiesta esplicita del primo cittadino che, dopo aver subito alcuni graffi alla sua macchina  –  riepiloga infatti la nota inviata da Palazzo Valentini al Viminale  –  si sentì minacciato e chiese al prefetto di poter usufruire di un parcheggio sorvegliato. E Pecoraro si rivolse a sua volta al presidente del Senato per verificare la disponibilità ad accoglierla.

“Un privilegio che non ha precedenti”, tuona Augello: “Ci sono voluti tre flash mob, una lettera di protesta di 30 senatori e un’interrogazione del sottoscritto per costringere il sindaco di Roma a convincersi che anche lui, come tutti i comuni mortali, deve parcheggiare la sua automobile in un garage a pagamento e non in quello del Senato, a cento metri dalla sua abitazione”. Tanto più che mentre lui con una mano otteneva “14 mesi di sosta gratuita“, con l’altra provvedeva “ad abolire le agevolazioni per le strisce blu dei cittadini romani”, conclude Augello, augurandosi che la macchina venga spostata in giornata “mettendo fine ad una storia ridicola ed impresentabile”.

Marino, dopo la decisione del prefetto, si è limitato a dire ai suoi collaboratori: “se il prefetto ritiene che non ci siano più gli stessi elementi di pericolo, io non posso che prenderne atto”. Una grana che tuttavia potrebbe non restare isolata: le Iene, infatti, hanno pubblicato un servizio in cui denunciavano che il sindaco, dal 23 giugno al 21 agosto il sindaco avrebbe utilizzato la sua macchina in centro, dove peraltro abita, con il permesso Ztl scaduto. “Un cittadino normale avrebbe pagato 80 euro di multa al giorno  –  4mila euro e passa in totale  –  più le ganasce”, ha dichiarato la trasmissione di Italia1. Marino invece ha fatto finta di nulla.

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