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Il giugno di Roma, il mese piu’ bello dell’anno

Di Marco Pacuvio – Quando a Roma arriva giugno lo capisci subito, non c’è bisogno di guardare il calendario, lo capisci dall’odore di gelsomini, di clorofilla, dal profumo di donna, dalle piante innaffiate.

A giugno a Roma succede di tutto, per questo è il mese più bello dell’anno. Fa caldo, ma non ancora il caldo insopportabile di agosto, non si parte ancora, ma mentalmente si è già in vacanza. Sono tutti più liberi e più rilassati, più leggeri, come gli ultimi venti metri di una maratona.

A giugno le coppie scoppiate si lasciano, quelle innamorate si baciano, quelle stagionali preparano l’inciucio dell’estate. Giugno è bello perchè esplode la voglia di uscire, ma nessuno parte per tenersi i soldi per l’estate, e quindi stanno tutti a Roma e escono tutte le sere.

A giugno aprono le piscine, si va al mare, ci si vede al pratone di Villa Ada. Si fanno i picnic, il weekend le gite fuori porta e durante la settimana gli aperitivi all’aperto. A giugno sono tutti abbronzati e si suona la chitarra in piazza la sera.

A giugno si mangiano più gelati, si iniziano a bere i cocktail estivi, e se ne vanno le occhiaie, perché il sole se le porta via.

Quando scatta la mezzanotte del primo giugno quasi non te ne rendi conto, hai aspettato tutto l’anno che il calendario sancisse davvero l’inizio dell’estate e quando succede non ci credi. E anche se il solstizio d’estate è il 21, il primo giugno lo anticipa. E peccato che ha solo trenta giorni, perché se ne meriterebbe trentuno.

A giugno ci sono le feste a Fregene, i pranzi di pesce, c’è il vinoforum, il festival della birra, i concerti all’aperto. Giugno inizia col 2 giugno, in pompa magna con la parata ai Fori come a dire, guardate Roma, e finisce con San Pietro e Paolo, una festa solo nostra, come a dire, Roma festeggia di più.

A giugno vai in maglietta in motorino, e in macchina con tutti i finestrini aperti e i cani mettono la testa fuori. A giugno ti fermi al bangla per comprare il tè freddo, e al nasone quando stai morendo di sete.

A giugno i liceali studiano per la maturità, gli universitari preparano l’ultimo esame. E tutti studiano all’aperto.

Giugno è anche in grado di capirti, dopo quattro giorni di sole e di caldo in cui sei uscito tutte le sere ti da una tregua e fa piovigginare mezza giornata per farti riposare e rinfrescare.

Giugno ha altri due nomi, il mese del sole e il mese della libertà. Libertà fisica, mentale, geografica, lavorativa, sessuale, meteorologica. Giugno è libertà.

E poi giugno è anche il mese delle donne, il mese di Giunone, la moglie di Giove. Perché le donne sono le vere protagoniste, coi loro vestiti che hanno aspettato tutto l’anno di indossare facendo sport, o coi loro lamenti perché non sono riuscite ad arrivare pronte alla prova costume, che forse le rendono ancora più affascinanti. Giugno in inglese è June, un nome proprio di donna.

Tutto questo è giugno, un mese di donne, sole e libertà, un mese da amare anche solo per un motivo, perchè è il periodo dell’anno con le giornate più lunghe. L’umanità intera darebbe di tutto per passare un giugno a Roma. Viva giugno, viva il giugno di Roma.

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