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Roma

Finalmente arriva il Grab, il Grande Raccordo Anulare delle bici

Nasce il Grab, il Grande raccordo anulare delle biciclette di Roma. Questa mattina il ministro per le Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, e la sindaca  Virginia Raggi, hanno firmato il protocollo di intesa per la progettazione e la realizzazione dell’opera, di 44 chilometri, che dal cuore della capitale si spingerà fino all’Appia Antica collegando più punti della città, in particolare tutte le zone di maggior interesse storico-culturale, unendo anche centro e periferie.
Quest’opera si sommerà al sistema delle ciclovie turistiche nazionali avviato il 27 luglio con la sottoscrizione dei protocolli di intesa tra il ministero delle Infrastrutture, il ministero dei Beni e attività culturali e le Regioni coinvolte da nord a sud.

“Oggi ho firmato con il ministro Graziano Delrio il protocollo d’intesa per la realizzazione del Grande Raccordo Anulare per le Biciclette. È un grande passo verso una mobilità più sostenibile a Roma. Non solo: sarà un’occasione per valorizzare le identità e le eccellenze del nostro territorio. Uno strumento di promozione del patrimonio storico-artistico che viaggerà su due ruote”. Scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi su Facebook. “Sarà la nostra ciclovia turistica, un anello off limits ad auto e moto, dove si potrà pedalare in sicurezza dal Colosseo all’Appia Antica, da San Pietro a Galleria Borghese, dall’Auditorium a Trastevere passando per il Lungotevere, gli acquedotti di epoca imperiale e le periferie colorate dalla street art – afferma Raggi – Una pedalata green che abbraccerà le bellezze della Capitale. Quarantacinque chilometri che si snoderanno su percorsi già esistenti, dalla centro della città passando per le ville storiche, dagli argini fluviali all’agro romano.

In concreto, cos’è il Grab? Si tratta di un anello ciclopedonale di 44,2 km, tutto interno al territorio capitolino. In poco più di un’ora e praticamente senza incrociare automobili, porta chi pedala dalla periferia al centro, da est a ovest (da Montesacro all’Isola Tiberina ad esempio) o da nord a sud (dalla Salaria alla Piramide). Può suonare come un’opera mastodontica e di difficile realizzazione; in realtà, si presenta come un’infrastruttura leggera, ad alta redditività economica e – il che non guasta mai – assolutamente low cost. Anche perché, del tragitto individuato, l’80,3% è già pronto e pedalabile in tutta sicurezza. Il percorso individuato, infatti, tutto pianeggiante, si snoda principalmente lungo vie pedonali e ciclabili, parchi, aree verdi e argini fluviali (31,9 km, il 72,2% del tracciato). Altri 3,6 km (l’8,1%) si sviluppano su marciapiedi che possono facilmente accogliere una ciclabile.

Il Grab “è un moderno Grand Tour che – spiegano i coordinatori del progetto – da una strada di 2300 anni fa, l’Appia Antica, arriva alle architetture contemporanee del Maxxi di Zaha Hadid e alla street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro e Vaticano, Gnam, parchi e paesaggi agrari eccezionali e inaspettati (Caffarella e Acquedotti), ville storiche (Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani), i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone incrociando in più punti diverse stazioni ferroviarie, le linee A e B della metropolitana e anche la futura linea C”.

Fonte: Repubblica

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