Visto che a Roma ce ne sono pochi, si è deciso di aprire un nuovo museo: Palazzo Braschi. E non si tratta di un semplice restyling, è un vero e proprio nuovo spazio museale, dislocato al secondo e al terzo piano del settecentesco Palazzo Braschi a piazza Navona.
Il nuovo museo romano vuole mettere al centro il visitatore e non gli oggetti esposti, già dalla prima sala, con un organizzazione di criterio tematico e non cronologico che permettono a chi lo visita di entrare nel racconto, con riferimenti all’attualità e suggestioni visive facili da comprendere.
Un progetto promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione, i servizi museali e il supporto dell’area progettazione di Zètema Progetto Cultura. Il riallestimento delle sale museali, secondo le linee guida della Sovrintendenza Capitolina tracciate da Federica Pirani e dai curatori del Museo, è stato ideato da Studio Visuale e da Francesco Stefanori a seguito di un bando di gara. Il terzo piano del museo vede attiva anche la collaborazione dell’Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di Architettura e dell’Istituto Luce Cinecittà Srl.
Il progetto vincitore del nuovo allestimento nasce dall’idea che Palazzo Braschi possa ‘rispecchiare’ e ‘riflettere’ (o ‘far riflettere’) la storia di Roma tra il XVII e il XX secolo permettendo una lettura trasversale di fenomeni sociali e culturali avvenuti nella Capitale.
Si tratta di un intervento di valorizzazione eccezionale avviato fin dallo scorso anno grazie al nuovo impianto illuminotecnico dello scalone monumentale e al riallestimento dell’atrio con la settecentesca carrozza Chigi, in collezione al Museo di Roma.
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