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Gli startupper che vogliono cambiare l’Italia

Se ci si pone un semplice quesito sul tipo di persone che dovrebbero governare un paese la risposta appare semplice e scontata, i migliori. Purtroppo spesso nella storia della Repubblica Italiana i parametri per la scelta sono stati esattamente gli opposti e “a questo giro” non sembrano esserci cambiamenti.

Quest’anno però c’è un nuovo partito che, mettendo insieme alcuni dei professionisti italiani più affermati, sembra stia provando a invertire la tendenza. Un gruppo di persone che, anche se all’inizio del percorso, hanno voluto impegnarsi in prima persona per il cambiamento. Chi sono? Proprio loro, i migliori.

Si chiama 10 Volte Meglio ed è un team di alcune delle migliori menti del nostro paese, i fondatori sono Andrea Dusi, imprenditore veneto di successo, Stefano Benedikter, fondatore di Dagon con oltre mille dipendenti in 11 Paesi e un fatturato di oltre 10 milioni di dollari, e Gian Luca Comandini, guru internazionale della comunicazione digitale classe 1990. Intorno una squadra di giovanissimi dalla grande carriera nel campo dell’innovazione e del digitale, tra gli altri Cristina Pozzi ed Emilia Garito, o esperti di informatica come Stefano Rocco, e manager di fama mondiale come Lucio Gomiero.

Insomma, la creme de la creme dell’innovazione italiana in un partito senza politici ne di destra ne di sinistra, solo cervelli raffinati. Si ispirano a Ciudadanos, e sono una via di mezzo tra Macron e Momentum nel Regno Unito. E non gli mancano sostenitori importanti come la vice direttrice generale dell’Oms Flavia Bustreo e la nipote di Rita Levi Montalcini.

Il programma? Al primo punto un obiettivo semplice, chiaro e molto romantico: la “ricerca della felicità”. Un fine da perseguire tramite la creazione di posti di lavoro, per lo più provenienti dalla tecnologia di cui i membri del partito sono dei guru, “ci saranno lavori che ancora non esistono” prevedono. Ma anche l’istituzione di una zona “tax free” per favorire l’imprenditoria e gli investimenti, soprattutto nel settore dell’innovazione. Puntare tanto su turismo, sostenibilità, fonti rinnovabili e raccolta differenziata. Oltre all’accento sulla didattica, con il bilinguismo in tutte le scuole, e sulla digitalizzazione di tutta la p.a. Passando per una vera e propria trasformazione digitale, portata avanti da chi nel settore ha avuto successi riconosciuti a livello internazionale. Creare una Silicon Valley italiana, con l’innovazione e i giovani al centro, puntare sul futuro e sul valore della competenza.

In poche parole: i giovani del futuro per il futuro dei giovani. L’obiettivo dichiarato è quello di cambiare l’Italia in 10 anni, il 4 marzo andranno da soli perché non hanno fretta di accaparrarsi poltrone. Già, senza troppa fatica, in poco più di un mese hanno raccolto più di 28 mila firme per presentarsi alle elezioni. Sarà difficile per i 112 candidati di 10 Volte Meglio andare sopra la soglia di sbarramento del 3% in elezioni così concitate, ma tutti si sentono già vincitori nel essersi candidati.

In meno di un mese di campagna elettorale hanno deciso di aderire al programma molti personaggi noti come: Oscar Giannino, Marcello Minenna e Francesco Facchinetti. Inoltre, da addetti ai lavori, il gruppo sta riscuotendo un grande successo sui social, oltre ai 136 mila follower Facebook, in poche settimane le loro interviste sono rimbalzate ovunque, chissà se chi li segue sul web mostrerà il suo attaccamento anche alle urne. Sono giovanissimi, famosi e di successo, di certo non hanno paura dell’impegno che si stanno assumendo, la strada è lunga ma loro vogliono percorrerla “10 volte meglio”.

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