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I romani si scoprono contro lo spreco, in un anno boom di Too Good To Go

“Roma sprecona”, “Roma superficiale”, “Roma non ecosostenibile”. Ultimamente andare contro Roma è di moda. Se ne sentono di tutti i colori, perché prendersela con Roma è facile: è eterna, sta sempre lì e non reagisce. Perché Roma è superiore. E i romani amano più dimostrare le cose con i fatti, in silenzio.

Ne è la dimostrazione il primo anno di attività di Too Good To Go a Roma, l’app contro gli sprechi ha visto un vero e proprio boom nei primi 365 giorni di vita.

Ai romani non piace sprecare e i dati che sono usciti lo confermano: 150 mila pasti “non buttati” e 375 tonnellate di CO2 risparmiate, l’equivalente di 58 statue di Marco Aurelio in Campidoglio.

Nel primo anno di Too Good To Go, l’app danese che permette di trovare a un prezzo simbolico il cibo invenduto dei locali, i romani sono impazziti per le Magic Box, facendolo diventare un vero e proprio trend, non solo green ma anche di lifestyle.

E pensare che i romani di solito per cose così sono sempre scettici, scettici di natura per ogni cosa nuova che cambia le abitudini millenarie, e invece a Roma sempre di più queste nuove iniziative vanno per la maggiore, dai monopattini al car sharing, dalle bici a Too Good To Go.

Ad oggi ci sono più di 650 negozi in tutta Roma che mettono su Too Good To Go il cibo invenduto, dal centro alla periferia. Questo ha permesso non solo di evitare gli sprechi, ma anche di far prendere ai romani cibo fresco a basso prezzo, di sfruttare l’invenduto ai negozianti, e dulcis in fundo di far riscoprire ai romani i negozi di quartiere, sempre più annichiliti dalle grandi catene e dagli e-commerce.

Le Magic Box più amate sono state quelle di sushi, ovviamente in Prati e a Roma Nord, seguite dalla pizza a taglio e dai forni, verso Roma Sud e Roma Est. Le abitudini delle diverse zone di Roma escono fuori anche nella app contro lo spreco, non ci smentiamo mai.

Operazione anti-spreco riuscita quindi, l’arrivo di Too Good To Go ha rappresentato per Roma una bella evoluzione, di coscienza civile, abitudini e attaccamento alla propria zona. Anche per questo il prossimo step sarà promuovere ancora di più l’anti-spreco nei mercati rionali, per far tornare le persone anche nei mercati romani che sono tradizionali, pittoreschi e uno dei cuori pulsanti della città.

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