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Ecco dov’è finito Abdul

Negli ultimi mesi le domande senza una risposta si sono susseguite in maniera spasmodica. Da dove viene il Covid? Perché non eravamo pronti? Funzioneranno i vaccini? Usciremo da questa pandemia?

Queste le domande nel mondo, ma c’è un mondo particolare, un microcosmo unico nel pianeta, che si chiama Roma Nord, in cui una delle domande più gettonate era la risposta a un mistero che ha attanagliato la maggior parte degli abitanti del quadrante nord di Roma: che fine ha fatto Abdul?

Per i pagani che non sanno chi sia Abdul, Abdul Sobhan è un venditore ambulante che gira per Ponte Milvio, anzi è Il venditore di rose di Ponte Milvio. Lui c’era molto prima di Moccia, dei lucchetti, di Scamarcio e di tutta la movida che negli anni si è venuta a creare.

Abdul vendeva rose e braccialetti della fortuna quando i locali erano ancora pochi e Ponte Milvio era frequentata solo da gli abitanti di Roma Nord e non da i “forestieri” di tutta Roma.

Beh Abdul, dopo decenni in cui si vedeva tutti i giorni con quel sorriso magnetico, da un po’ non si vede più, e i suoi braccialetti della fortuna non sono più ai polsi e alle caviglie dei ragazzi della movida di Ponte Milvio. Lui aveva preso l’eredità di un altro simbolo di Ponte Milvio, il compianto Franco (che aveva un personal branding diverso ma era comunque un’icona). Franco non c’è più, Luciano, buonanima, neanche, e nemmeno più Abdul.

Me se per i primi due la dipartita è stata definitiva e anche fisica, Abdul è ancora vivo (e lotta insieme a noi). E noi siamo andati a intercettarlo per capire che fine avesse fatto.

Beh, ragazzi, Abdul ha cambiato vita, non era più il caso di girare per strada e regalare sorrisi e bracciali, si è accasato, ha fatto un figlio e adesso ha aperto con un suo amico un alimentari (quelli che volgarmente si chiamano Bangla) in zona Cornelia. Ha anche un profilo Instagram, non pubblica spesso ma seguirlo è un tuffo nel passato.

Ha trovato casa in affitto, ha fatto venire la moglie in Italia e ha costruito una famiglia. E noi siamo troppo felici per lui. Anche se ci mancherà terribilmente, ci mancherà perché quel sorriso alle 2 di notte a Ponte Milvio in mezzo a tutte quelle facce imbronciate, era sempre un sollievo.

Uno dei venditori di rose migliori d’Europa, impara l’arte e mettila da parte, e adesso con quel sorriso vende pomodori e latte a lunga conservazione in zona Cornelia. E noi ci siamo ripromessi di andarlo a trovare al più presto. Grande Abdul, Ponte Milvio non sarà la stessa senza di te.

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