Di Marco Palmezzano – “Bene! Finalmente posso cominciare a vivere come un essere umano!” queste le parole di Nerone quando entrò nella sua villa megagalattica, la Domus Aurea, la Casa d’oro voluta dall’imperatore romano dopo l’incendio del 64 d.C. Era chiusa dal dicembre 2005, adesso, dopo 9 anni, il capolavoro architettonico riapre i battenti. Era stata chiusa per pericoli di crolli e cedimenti strutturali, ora finalmente riaprirà. Il monumento è ancora al centro di un complesso progetto di restauro e potrà essere visitata solo con visite guidate, a numero chiuso, ogni sabato e domenica e su prenotazione.
Il cantiere che i visitatori incontreranno durante le visite è ancora aperto, perche’ il progetto definitivo, che costa 31 milioni di euro, non è ancora terminato. Il tragitto di visita si svolgerà in quindici bche illustreranno i progressi del restauro. L’accesso sarà consentito a gruppi di massimo 25 persone, cui sarà fornito un casco di protezione. La visita su prenotazione obbligatoria durerà un’ora e un quarto.
“E’ un giorno davvero importante per Roma. L’apertura il sabato e la domenica consentirà al cantiere di continuare a lavorare, ma contemporaneamente offrirà alle persone la possibilità di capire che straordinaria operazione di recupero e di restauro è in corso e perché è così importante, non soltanto per Roma e per l’Italia, ma per tutto il mondo” – ha commentato il ministro Franceschini – “è un progetto di restauro incredibile, che sta andando avanti bene, che richiede risorse e che punta a restituire in fretta al mondo un luogo splendido che farà rimanere tutti a bocca aperta”. E per completare l’opera, supportato da Sky, che sullo straordinario cantiere ha realizzato uno spot e un documentario presentato oggi dal direttore di Sky Arte Roberto Pisoni, il ministro ha lanciato un progetto di crowdfunding, il primo in Italia per un monumento pubblico, perché anche i singoli cittadini, approfittando degli incentivi Art Bonus, possano contribuire. I lavori dureranno 4 anni e costeranno 31 milioni.
