Back to the 80s? Ormai Roma è una città dalle infinite occasioni e sicuramente è possibile anche tornare indietro nel tempo senza che ve ne rendiate conto. Vi ricordate quando passavate ore e ore dentro le sale giochi a giocare a pacman e col flipper? In un secondo vi sembrerà di rivivere la vostra adolescenza oppure di vivere per la prima volta gli anni 80 come non avete mai fatto.
Domani aprirà vicino Piazza della Repubblica, in via delle terme di Diocleziano 35, il GAMM – Game Museum, il primo museo di videogiochi più grande di tutta Italia. Dopo 12 anni di attività si evolve e cambia nome da Vigamus a GAMM.
Il museo sarà aperto tutti i giorni in uno spazio di 700 metri quadrati circa suddiviso in due piani in un edificio romano dell’ottocento. Dal 2012 Vigamus ha registrato oltre 2 milioni di visitatori in tutto il mondo e l’attività è gestita da Kabuto, la start-up nata da un team con oltre 25 anni di esperienza nel settore del gaming.
Il percorso espositivo del GAMM, disponibile sia in italiano che in inglese, si sviluppa attraverso tre aree a tema: GAMMDOME, PARC – Path of Arcadia e HIP – Historical Playground.
Il cuore del GAMM è il GAMMDOME, un ambiente immersivo che integra oltre 120 schermi tra monitor, postazioni di gioco, totem interattivi e ledwall. L’esperienza combina contenuti digitali all’avanguardia con una collezione di pezzi unici. Invece nella zona di PARC è formata da una serie di machine arcade per celebrare l’epoca dei giochi con i gettoni. Mentre nella terza e ultima zona, HIP, concepita per esplorare l’evoluzione del gaming.
Il GAMM vanta un catalogo di oltre 2000 titoli, accessibili attraverso postazioni interattive che permettono di giocare in modalità single player o multiplayer, a seconda delle caratteristiche di ciascun gioco.
Il biglietto intero ha un costo di 15 euro mentre i bambini fino a 3 anni l’ingresso è gratuito.