Capitale del cibo, dell’arte, della storia, culla delle civiltà. Dal 2025, Roma alza l’asticella ed esce dalla comfort zone, preparandosi a diventare anche la capitale europea delle biciclette. O almeno così promette l’assessore alla Mobilità.
Pare infatti che il 2025 sarà “l’anno della realizzazione e dell’inaugurazione delle piste ciclabili”, ossia l’anno in cui molti progetti verranno finalmente completati e vedranno la luce, con circa 93 km di nuove piste ciclabili in arrivo. Non ci credete?
Andiamo per gradi. Innanzi tutto forse non tutti sanno del progetto del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, l’anello ciclo-pedonale di circa 50 chilometri che circonda la città esattamente come il GRA per le macchine. Eppure non finisce qui: un popolo ambizioso come quello romano si merita le ciclabili su tutte le strade di viabilità principale, non solo sul GRAB. Altro che Amsterdam! Per chi ha sempre sognato di pedalare su Lungotevere senza essere investito, su via del Corso all’ora di punta o su Via Cavour durante uno sciopero dei treni a Termini, il sogno potrebbe diventare realtà. A puro titolo d’esempio, quest’anno saranno aperte la Monte Ciocci-Vaticano, la pista ciclabile di Testaccio e quella che collegherà l’aeroporto dell’Urbe alla dorsale del Tevere.
E se 93 km vi sembrano pochi per la capitale delle biciclette, eccovi accontentati. Il nostro assessore è stato chiaro: entro il 2026 sono previsti ulteriori 140 km, portando il totale a numeri da capogiro che farebbero invidia a qualsiasi città europea green, sostenibile e soprattutto pianeggiante.
Dunque, amici romani, il nostro consiglio è quello di rispolverare la Graziella e iniziare ad allenare i polpacci, perché vi ricordiamo che noi, a differenza delle altre città europee, abbiamo una cosa che ci rende unici: i sette colli!
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