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Ecco la pasta alla botticella: il mix tra amatriciana e carbonara

Photo Credits: Roma Today
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È meglio Ostia o Fregene? Roma Nord o Roma Sud? Carbonara o amatriciana?

Sono questi i dilemmi che i romani si tramandano di generazione in generazione, senza darsi una risposta. Però, almeno sulla pasta, pare ci sia una soluzione: si chiama Pasta alla botticella ed è un mix tra amatriciana e carbonara, a metà tra il genio e l’eresia. Prima che vi arrabbiate, lasciateci almeno spiegare…

La nascita della ricetta è incerta, così come l’origine del nome: pare che sia nata intorno agli anni 60 dalla mente creativa (e un po’ ribelle) di un ristoratore romano che, stanco delle solite diatribe culinarie, ha deciso di unire due mondi apparentemente inconciliabili. Guanciale croccante, pecorino romano, pomodoro e uovo: sembra il preludio del delirio, invece sono gli ingredienti della Pasta alla Botticella.

Ci sono i puristi del gusto e della tradizione che hanno già avuto qualche crisi d’identità. Insomma, per i romani conservatori non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: quei minuti di tensione prima di ordinare il primo in trattoria fanno parte dell’esperienza culinaria, con il cameriere che ti guarda in cagnesco e tu che ancora una volta non riesci a decidere se ti va più l’uovo o il pomodoro, se vuoi più bene a mamma o a papà, se preferisci Totti o De Rossi. No, noi romani non possiamo privarci di questo dubbio così identitario semplificandoci la vita con un unico piatto. Bisogna scegliere, per poi invidiare quello che hanno scelto gli altri.

Eppure, c’è tutta una parte di romani innovatori che già ama la Pasta alla Botticella e che è felice di poter avere il meglio di entrambi i mondi in un solo piatto. Sono gli amanti dell’efficienza, i risk-takers del GRA, gli stessi grandi visionari che apprezzano Milano e non solo per il treno di ritorno a Roma. Ma dopotutto, se la cucina è arte, perché non sperimentare?

Oltre alla Pasta della Botticella, recentemente sono nate anche altre varianti dei primi romani tradizionali. Una tra tutte è la pasta alla zozzona, che prevede pomodoro, pecorino romano, uovo, guanciale e pepe, per poi alzare l’asticella con (udite, udite) la salsiccia. Gli americani del New York Times l’hanno definita “a big mess”, e non potremmo essere più d’accordo!

Ma tornando alla pasta alla botticella. A noi più che una ricetta sembra un appuntamento al buio tra una turbo-carbo delle 4 di notte e un’amatriciana appena mollata dall’ex, in piena crisi d’identità. Il risultato della serata è un’incognita, ma una cosa è certa: menomale che non hanno invitato la cacio e pepe…

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