Altro che sogni: fino al 1° febbraio 2026, Palazzo Cipolla diventa il set mentale di Salvador Dalí con la mostra “Rivoluzione e Tradizione”. Un vero e proprio viaggio dentro la testa del genio catalano, tra orologi molli, baffi e visioni che sembrano uscite da un sogno fatto dopo una serata alcolica a Trastevere.
Oltre 60 opere tra dipinti, disegni, foto e video inediti, per scoprire quanto Dalí fosse allo stesso tempo un ribelle e un classicista, un rivoluzionario e un devoto alla tradizione. Curata da Carme Ruiz González e Lucia Moni, la mostra è un continuo corto circuito tra genio e follia, arte e provocazione, museo e delirio controllato.
Per tutta la vita Dalí nutre un’attrazione magnetica per i maestri del passato tra cui Velázquez, Vermeer e Raffaello. La mostra è un’alternanza di dipinti, schizzi, fotografie e materiali d’archivio che mescolano l’uomo, il mito e l’irresistibile meme ante litteram. Tra i pezzi imperdibili: il Tavolo di fronte al mare. Omaggio a Erik Satie, e le Figure distese sulla sabbia. Tutto vibra di quella sensazione che solo lui sapeva dare: il dubbio che la realtà sia un sogno troppo lucido per essere vera.
Info pratiche: Palazzo Cipolla si trova in via del Corso 320, il biglietto intero costa 18 euro. A organizzare il tutto, Fondazione Roma e Fundació Gala-Salvador Dalí, con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna.