È arrivato il momento di dimostrare che i romani non esportano solo dialetto e carbonare. Ginger, la catena romana healthy-easy-chic, apre la sua prima sede oltreoceano con la missione di insegnare agli americani l’arte del mangiare sano e con gusto.
Dietro al marchio c’è la famiglia Asara, che nel 2012 ha dato vita a Ginger con l’idea di unire cucina mediterranea, design contemporaneo e attenzione al benessere. La prima sede è stata aperta a due passi da Piazza di Spagna, in via Borgognona, poi sono arrivate le altre diventate subito iconiche: Ginger Pantheon in Piazza Sant’Eustachio e Ginger Corte Laica a via del Corso.
Dopo aver conquistato il centro di Roma, Ginger è pronta a fare lo stesso anche nella Grande Mela: dal 1° ottobre ha aperto il suo locale a New York, precisamente al 123 West 49th Street, a due passi dal Rockefeller Center e Times Square. Un ristorante da 700 metri quadri che ospita fino a 200 persone e che si propone come posto “all-day”: colazione, brunch, pranzo, cena e aperitivo.
L’estetica è quella da “Roma incontra Manhattan”: terracotta, pietra artigianale, legno chiaro e luci calde che pare Trastevere ma con lo skyline di grattacieli. Il menù è una promessa di rivoluzione: non solo pasta, pizza e focacce, ma anche insalate, bowl, centrifughe e cotture a vapore e burger, con la maggior parte degli ingredienti provenienti da agricoltura biologica e molte preparazioni fatte in casa, dal pane agli hamburger.
Insomma, Ginger è italiano ma leggero, è healthy ma non triste, è chic senza sembrare una mensa macrobiotica. In più è fotogenico, e i nostri caroselli del pranzo della domenica post passeggiatina in centro parlano chiaro…