“Prendo il battello a Ponte, ci vediamo a Ostia”. Due motivi per cui nessun romano sano di mente ha mai pronunciato questa frase: uno, il Tevere non è navigabile. Due, Roma Nord va a Fregene.
Ma signori c’è un cambio di tendenza nell’aria che potrebbe rivoluzionare la vita dei romani: il Tevere potrebbe diventare navigabile. A dichiararlo l’assessore regionale Fabrizio Ghera, che ha spiegato che il progetto della navigabilità rientra nella strategia per restituire il Tevere alla piena fruibilità dei romani e di portare Roma al livello delle grandi capitali europee.
Non una navigazione continua stile Mississippi, ma un “canale navigabile discontinuo”: in pratica da Ponte Milvio fino ad Ostia, il fiume sarà diviso in diversi tratti collegati tra loro, ognuno con le proprie caratteristiche, così da aggirare i limiti strutturali del fiume. Per realizzarlo serviranno dragaggi per garantire la profondità, nuove banchine e attracchi, punti di imbarco, manutenzione e regolamenti per il traffico fluviale… perchè quello stradale non ci bastava!
Un progetto promette di trasformare il Tevere in una vera alternativa di mobilità, con battelli che alleggerirebbero il traffico, tour panoramici con vista Cupolone, eventi lungo le sponde e perfino collegamenti con aree naturali come la Riserva di Nazzano.
E poi, Roma Nord che rischia di scoprire che il mare di Roma non è solo Fregene: è questa la vera rivoluzione.
