Roma più di Milano non c’ha solo il mare; c’ha il mare bello, anzi, eccellente. E a dirlo sono i nuovi dati ufficiali dell’Arpa Lazio, mica pizza e fichi, che per il quarto anno di fila promuove le acque di balneazione del Lazio con il massimo dei voti, costa capitolina inclusa.
L’Arpa Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) ha prelevato e analizzato dei campioni estratti in ben 100 chilometri di costa laziale, da Civitavecchia a Nettuno, compresi i laghi di Bracciano, Martignano, Albano e Nemi. Quando abbiamo letto i risultati non credevamo ai nostri occhi; il 91% delle aree risulta eccellente e solo una minima parte (1%) è scarso. Per non parlare dei laghi, signori, che su 21 aree analizzate, 20 sono ‘eccellenti’.
Ma veniamo a noi e al mare di Roma, quello vero, quello che si estende per 13,8 chilometri della costa laziale e che si raggiunge col trenino scendendo alla fermata “Stella Polare”. Ecco, quello là, è tutto promosso a pieni voti: Ostia, Castel Porziano e Capocotta non solo sono ufficialmente balneabili senza mutazioni genetiche, ma sono risultate eccellenti. Sì, Formentera trema (almeno sulla carta), perché a due settimane dall’inizio della stagione balneare, i romani sono ufficialmente promossi con il massimo voti; zero debiti a settembre, zero note sul registro. Solo tanta voglia di farsi un bagno.
Certo, se sulla costa romana è tutto rosa e fiori (e fa strano anche a noi scriverlo), allargandoci alla provincia il quadro inizia a cambiare: Pomezia (la cui costa si estende per 7,5 km) registra un’area scarsa, mentre Santa Marinella e Ardea una sufficienza a testa.