L’ex Dogana ferroviaria, costruita all’inizio del Novecento alle spalle di Porta Maggiore, è un pezzo di storia industriale di Roma che ha già vissuto mille vite; prima scalo merci ferroviario, poi abbandonata per decenni, poi diventato centro sociale non dichiarato, poi club, poi tutto, poi niente.
Oggi questo enorme spazio è diventato la prima sede capitolina di The Social Hub, il colosso olandese del lifestyle internazionale già presente in Italia con tre delle venti sedi europee (una a Bologna e due a Firenze) che ha totalmente trasformato l’ex dogana in qualcosa di inimmaginabile fino a poco fa.
E dunque, perché non trasformare San Lorenzo nella Shoreditch romana? Detto fatto. Con 114 milioni di euro di investimento, dove prima c’erano graffiti ora c’è una reception con marmi chiari e profumo di bergamotto, dove prima c’erano buche simili a crateri ora c’è un parco pubblico di due ettari e mezzo di terreno; verde vero, senza plastica e con meno barrette a terra del previsto. Il parco collega i due edifici del complesso e vuole diventare uno spazio di “connessione urbana” aperto a tutti.
Insomma, in poche parole gli olandesi hanno rifatto tutto: 24.000 metri quadri di hotel a 4 stelle con 392 camere, un coworking con più di 160 postazioni, ristoranti, palestra aperta h24, bar, sale meeting, e pare che verso fine aprile al suo interno aprirà anche una sede della famosa pizzeria Berberè. Nota di merito; pare che sul tetto, dove sta la piscina, ci sia un bar panoramico aperto al pubblico al tramonto e capace di far perdere la testa dalla bellezza…
L’idea, sulla carta, è bellissima: rigenerazione urbana, spazi condivisi, mix tra turisti, studenti, residenti e freelance da laptop. Il tutto nel quartiere bohèmien di Roma, storicamente l’anima ribelle della città, con l’università, i centri sociali, la sinistra dura e pura, le serate che finiscono col kebab alle 4 e la sopraelevata della Tangenziale est che incornicia il tutto, di grande memoria fantozziana.
Quindi sì, è innegabile; le cose in via dello Scalo San Lorenzo stanno cambiando. Il distretto dei dj set, dei live di musica elettronica e della notte che si confonde col giorno, è stato prima bonificato (letteralmente, pare fosse inquinatissimo e non stentiamo a crederlo) e poi ristrutturato in pieno stile europeo con un progetto architettonico firmato da Matteo Fantoni Architetti. Ma non temete, la facciata originale della palazzina storica di Angiolo Mazzoni è stata preservata.
La parte di albergo è stata la prima ad aprire al pubblico e, a partire dal 31 marzo, è prenotabile con prezzi a notte da 200 euro. Di tutti i servizi elencati, si può godere con un abbonamento mensile che parte da 121 euro, con cui si ha accesso a tutti i servizi e gli eventi offerti da The Social Hub. Una formula che somiglia molto alla vicinissima Soho House, e che è evidente che sta tentando di modificare il modo con cui i romani intendono la socialità e gli spazi condivisi.