La storica pasticceria Dolce Maniera ha riaperto le sue porte nel quartiere Prati di Roma, trasferendosi dalla storica sede di via Barletta al nuovo indirizzo in viale Giulio Cesare 114-116, proprio di fronte al cinema omonimo.
Fondata oltre quarant’anni fa, Dolce Maniera è stata un punto di riferimento per i romani, famosa per i cornetti caldi 24 ore su 24, per le pizzette rosse con la crosta di lava e per l’infinita gamma di dolci artigianali che basta guardarli dalla vetrina per ingrassare qualche chilo. La chiusura improvvisa nel settembre 2023, dovuta alla fine del contratto di locazione, fu vissuta dai nottambuli romani come un trauma da abbandono. C’è chi ha provato a sostituirla con bar H24, chi si è buttato sul kebab, chi è finto in terapia. Ma niente è all’altezza dei cornetti di Dolce Maniera. Niente.
Adesso la tana del gusto notturno ha riaperto le sue porte; si è spostata di qualche centinaio di metri, è meno nascosta, più “infiocchettata”, ma dentro batte sempre lo stesso cuore fritto, dolce e un po’ anni ‘90.
Con la riapertura di Dolce Maniera, tornano anche i rituali sacri della notte romana: l’odore inconfondibile di cornetto appena sfornato che ti schiaffeggia l’anima, l’“oh regà scendiamo a via Barletta?” di quando sale la fame chimica alle 5 del mattino. Per poi ritrovarsi in fila in mezzo alla fauna più disparata, tra il buttafuori del Qube e lo studente della Luiss, tra qualche ristoratore stanco, tassista incattivito e coppiette post-sbornia. Insomma, Dolce Maniera non era solo una pasticceria, era un ecosistema. Un crocevia di vite, fame e racconti. E ora che è tornata, possiamo smettere di far finta che il tiramisù del supermercato ci bastasse.
Ben tornata, regina della notte. Ci eri mancata più dei cocktail a 5 euro del 2008.
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