Suor Paola, all’anagrafe Rita D’Auria, ci ha lasciati all’età di 77 anni. Idolo indiscusso di un’intera generazione di fedeli e tifosi laziali, era nata nel 1947 a Roccella Jonica e si era trasferita a Roma a soli vent’anni per dedicarsi alla vita religiosa con le Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re.
Tifosissima della Lazio, era la suora che tutti avrebbero voluto avere accanto durante i derby, fede incrollabile e battute pronte, anche quando le cose per la Lazio si mettevano male. La sua fede calcistica era così ardente che dal 1993 al 2005 fu ospite fissa nel programma televisivo “Quelli che il calcio”, diventando un’icona assoluta per i biancocelesti che ancora ricordano la sua esultanza durante lo scudetto del 2000.
Ma Suor Paola non era solo una tifosa, aveva un cuore grande almeno quanto la sua fede biancoceleste e nel 1998 fondò l’associazione So.Spe. (Solidarietà e Speranza), con l’obiettivo di aiutare ragazze madri, bambini e persone in difficoltà. Il logo dell’associazione è anche apparso sulla maglia della Lazio in alcune partite. Ed è proprio la Lazio, attraverso una nota ufficiale, ha espresso il proprio cordoglio sottolineando come Suor Paola sia stata una “fervente religiosa ed orgogliosa ambasciatrice della Lazialità”.
Noi non possiamo che salutare Suor Paola e ringraziarla per aver segnato i ricordi di un’intera generazione, che adesso la immagina lì, con il Vangelo in una mano e la classifica della Serie A nell’altra, a vegliare sulle sorti della sua amata Lazio.