Di Marcello Rubini – Ogni volta che prendo i mezzi pubblici è sempre una emozione diversa. Dentro gli autobus, nella metro, sul trenino Roma-Viterbo… succede sempre qualcosa di interessante. Personaggi improbabili, accanto a personcine tutte casa e chiesa. E’ la legge dell’Atac che mette tutti allo stesso livello. Fantastico, poi, quando si sta tutti attaccati e respiri le ascelle di un tipo che non conosce l’utilizzo dell’acqua, se non grazie agli acquazzoni che, a noi romani, piacciono tanto.
E’ capitato a tutti di doversi sorbire un lungo tragitto in completo disagio. “Quello che non uccide fortifica”, mi ripeteva mia nonna. E così ogni 913 o ogni 19 che ho preso, mi ha insegnato sempre qualcosa di nuovo. Una volta mi è capitato di finire in mezzo a una rissa tra due vecchietti rom (zingari, per chi non conosce il “politically correct”). Botte da orbi. Se ne sono date di santa ragione. Giuro! Una scena davvero brutta. Siamo dovuti intervenire, io e un altro ragazzo universitario per cercare di separarli. Il vecchio gli ha dato pure due o tre bastonate. Una scena raccapricciante, barbarie del terzo millennio (o da terzo mondo, fate voi).
Che poi c’è questa moda dei maiali da un po’ di tempo qui a Roma. Maiali veri, suini. Tipo Peppa Pig, per intenderci. Già a ridosso del periodo natalizio appena passato erano stati avvistati e fotografati alcuni maiali che frugavano tra i sacchetti dell’immondizia accanto ai cassonetti stracolmi in via Domenico Montagnana, a Selva Candida. Poi sono tornati, qualche giorno fa, in via della Storta al confine tra i municipi XV e XIV. Infine l’ultimo avvistamento di oggi.
La combo è micidiale: porci e mezzi pubblici. Si tratta, però, di un maiale borghese, che prende il tram. Un suino portato al guinzaglio su una carrozza della linea 8 della capitale (zona Gianicolense). Tutto in regola dunque? Aveva il guinzaglio, la museruola e anche il biglietto, dicono..
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