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Le 10 perle di Boskov

Era serbo, ma dentro è sempre stato italiano. Dalla metà degli anni 80 alla fine dello scorso secolo scorso, Vujadin Boskov ha allenato Ascoli, Sampdoria, Roma, Napoli e Perugia, diventando un idolo indiscusso di tutti gli appassionati del nostro Paese, a prescindere dal tifo. Era un uomo vero, dal carattere unico nel suo genere. A renderlo celebre furono le sue frasi intelligenti e taglienti, ecco le 10 migliori:

10. Rigore e’ quando arbitro fischia
9. Un grande giocatore vede autostrade dove altri vedono solo sentieri
8. Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo (all’epoca giocatore del Genoa)
(Dopo la rettifica) Io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane.
7. Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare alla Scala di Milano
6. Grandi squadre fanno grandi giocatori. Grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio
5. Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0
4. Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello
3. Chi non tira in porta non segna
2. Partita finisce quando arbitro fischia
1. Pallone entra quando Dio vuole

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