Una “prima volta” per la storia di Roma antica, un solaio di legno. E’ questa la sensazionale scoperta durante gli scavi per la metro C,all’incrocio tra via della Ferratella e via Amba Aradam. Oltre al solaio ritrovate anche gambe di sgabelli e tavolini, gli scheletri di un cane e probabilmente del suo cucciolo o di un gatto, e preziosi mosaici. Uno scenario pompeiano: due vani di un edificio, databile tra il II e il III secolo d. C., rimasti carbonizzati e come pietrificati dopo un violento incendio che lo ha distrutto.
Ritrovamenti che mostrano le particolari tecniche di costruzione degli edifici romani e di fabbricazione del mobilio nella media età imperiale, un materiale, sottolineano gli archeologi, che si conserva solo in eccezionali condizioni ambientali e climatiche, o dopo eventi speciali, come accaduto a Ercolano e a Pompei. Lo scavo è lungo le pendici meridionali del Celio, il colle che in età imperiale vide nascere sulla sua sommità lussuose abitazioni aristocratiche e in basso, a sud, una serie di edifici militari, tra cui la ormai celebre caserma rinvenuta recentemente in via Ipponatteo.
La grande scoperta del solaio di legno carbonizzato è iniziata lo scorso 23 maggio, negli strati più alti anche un mosaico pavimentale bianco e nero e frammenti di intonaco dipinto delle pareti e del soffitto. L’incendio ha conservato travetti di legno rettangolari, anche una grossa trave che conserva gli incassi per dei travicelli e una grossa chiodatura in ferro.
Ci sono anche lavorazioni di falegnameria più elaborate, da arredo, tra cui uno sgabello, una cassapanca e una balaustra. E poi una grande tavola rettangolare. Inoltre al piano terra dell’edificio crollato per l’incendio anche un affresco del II secolo.
Comments
Arriva il car sharing a Fiumicino
