Fumarsi una sigaretta davanti al Pantheon potrebbe diventare un ricordo del passato, un po’ come trovare parcheggio in centro in meno di 2 ore.
La proposta del divieto di fumo nelle aree pubbliche è stata presentata alla commissione Politiche sociali e presto approderà presto sul tavolo del consiglio comunale. Inizierà come un esperimento di 12 mesi nel Municipio I: nelle strade del centro, usate come cavia, sarà vietato fumare in tutte le aree pubbliche. Poi, se le cose andranno bene, il divieto verrà esteso in tutte le altre aree della città.
È la proposta di una Roma che vuole chiaramente diventare smoke free, seguendo l’esempio di città come Amsterdam, Melbourne e anche Milano, dove già dal 2023 è vietato fumare nelle aree pubbliche (comprese strade, tavolini all’aperto e parchi). La domanda però sorge spontanea: i romani rispetteranno il divieto o, come per la corsia preferenziale, gli STOP agli incroci e il sorpasso da sinistra, lo considereranno più un suggerimento che una regola?
Anche a Roma comunque l’idea non è nuova. Già nel 2021, l’allora sindaco Virginia Raggi aveva introdotto il divieto nelle fermate dei bus e nei parchi pubblici. Ma ora si punta più in alto: estendere la norma alle strade e alle piazze con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e ridurre i mozziconi che decorano i sampietrini più delle foglie in autunno. E fidatevi che non esageriamo dato che ogni anno a Roma ci sono circa 11mila mozziconi buttati per terra (senza contare quelli che finiscono nei tombini per poi riapparire magicamente nei fiumi).
“Pure le sigarette elettroniche? E le Terea si possono fumare? E se fumo che succede? Di quanto sarà la multa?” – già vediamo i vostri commenti esplodere qua sotto. Domani, giovedì 27 marzo, la proposta verrà votata nel Municipio I e ne sapremo di più. Nel frattempo, portatevi avanti e iniziate a comprarvi i cerotti alla nicotina in farmacia, che non si sa mai….
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