Nel cuore di Trastevere, tra laboratori e giardini segreti che si aprono solo a chi li cerca, Antonio Grieco apre le porte del suo atelier per tre giorni di immersione nel suo universo materico. Dal mercoledì 18 a venerdì 20 giugno, dalle 17 alle 20, mentre Roma si lascia avvolgere dalla luce lenta e sospesa di inizio estate, sarà possibile visitare l’atelier in via Pietro Peretti per un evento dedicato alla scoperta dell’universo artistico del Maestro di ceramica. I visitatori potranno esplorare da vicino le sue opere, i materiali e gli strumenti che danno forma alla sua visione creativa.
Grieco è un ceramista e uno scultore che lavora con pazienza e immaginazione sperimentando innovazioni tecniche ed estetiche che testimoniano la vitalità di una tradizione antichissima. La sua creatività, insieme alla scelta attenta dei materiali e delle tecniche di cottura, dà vita a opere che stabiliscono un equilibrio tra passato e presente attraverso soluzioni iconografiche e stilistiche originali.
Un’esperienza immersiva per scoprire un linguaggio artistico capace di rinnovarsi.
Le sue opere – dai grandi Totem alle Teste, dalle architetture delle Case alle composizioni astratte delle Forme primarie – nascono da una ricerca tecnica fatta di smalti ad alta temperatura, grès refrattari, ingobbi, cotture primitive e impasti argillosi sperimentali. La ceramica, per Antonio Grieco, è un territorio di indagine sul tempo e sullo spazio, un modo per osservare le leggi degli elementi, i loro limiti e le loro possibilità.
Nato a Roma nel 1958, è all’inizio degli anni Ottanta che Antonio Grieco si converte alla ceramica, captando in questo materiale la possibilità di esprimersi e di avvicinarsi ai segreti della terra, del fuoco e degli elementi naturali così da poterne osservare le regole, i limiti e gli sviluppi.
Le sue opere sono state esposte alla GNAM, a Vienna, a Parigi, al Museo dell’Orto Botanico di Roma, e se pensate di non conoscerlo, potreste aver già incontrato una delle opere del Maestro senza saperlo. È suo, infatti, il bancone bar in ceramica delle Serre Barberini, un’installazione che rifrange la luce con i riflessi, contribuendo a moltiplicare e animare il gioco di ombre sul pavimento e sulle superfici, in un dialogo continuo con l’ambiente circostante.
In un’estate romana fatta di rassegne, festival, vernissage, l’Open Studio di Grieco offre non un percorso espositivo, non un evento patinato, ma l’invito a entrare in uno spazio dove l’arte non si espone ma si fa. Dove è possibile vedere i forni, toccare gli strumenti, ascoltare il racconto che ogni creazione porta con sé, e magari lasciarsi conquistare da un’opera, da portare con sé, a casa.