Il nuovo report di Confcommercio Roma in collaborazione con Sapienza Innovazione e Format Research parla chiaro e racconta di una città eterna in cui solo il 37,6% dei romani fa attività fisica regolare. E il motivo non è sempre perché non ne hanno voglia…
È stata tracciata una mappa dell’accessibilità sportiva quartiere per quartiere, e il risultato è una Roma letteralmente spaccata in due: se da una parte c’è il Municipio II (Parioli, Trieste, Nomentano…), dove se non fai yoga almeno tre volte a settimana rischi l’emarginazione sociale, dall’altra c’è il fanalino di coda del Municipio VI (Torre Angela, Torre Maura, Finocchio etc.), dove il livello di infrastrutture è praticamente inesistente.
Ce lo aspettavamo? Forse, ma il vero colpo di scena arriva dal Municipio XV, l’iconica Roma Nord, quella dei brunch proteici, delle tute firmate per fare la spesa e del padel come religione. Bene: il Municipio XVI è penultimo per accessibilità agli impianti sportivi. Dietro c’è solo Torre Angela. Insomma, a Roma Nord gli unici che si muovono pare siano i SUV, e pure piano…
Eppure, sempre secondo i dati, l’88% dei romani ha una palestra sotto casa ma solo il 37,3% ci mette piede; un po’ per i costi troppo alti (40,8%), un po’ per le strutture malmesse (24,3%) e in generale una qualità dell’offerta che il 90,7% degli intervistati giudica insoddisfacente. E chi siamo noi per contraddirli?
Gli eroi che si allenano, però, si allenano così: la più praticata è la camminata veloce (47%), quella che a Milano chiamano fitwalking. Praticamente un romano su due si aggira spedito per la città, forse per evitare il traffico, forse per tenersi in forma, forse perché gli stanno portando via la macchina lasciata in seconda fila. Seguono: palestra o fitness (32%), yoga/pilates (19,8%), corsa (18,9%), bici (16,5%), nuoto (16%), calcetto (12,3%) e infine il famigerato padel (11,5%), che a quanto pare viene praticato solo nei racconti dei residenti di Roma Nord.
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