Passeggi per piazza Navona, continui per via di Tor Millina, via della Pace, arrivi a piazza del Fico, fai pochi metri e tra i palazzi medievali e rinascimentali noti una vetrina, entri e sei catapultato in un altro mondo, un mondo che si può descrivere in due parole: New York.
E’ Don’s Meats and Spirits, il locale aperto a febbraio a Vicolo delle Vacche 9, dove un tempo era Etablì. Una steak house e cocktail bar di forte ispirazione newyorkese, infatti anche il format è tipicamente east coast: ottimi tagli di carne e hamburger conditi da una drink list top, come piace a chi abita a Manhattan.
Ed entrando sembra di essere proprio a Manhattan, bancone in mezzo alla sala, illuminazione soft, ferro e legno, alle pareti i numeri del New Yorker e mappe della Grande Mela, l’unica cosa che la rendere romana sono le spettacolari travi a vista, che a New York se le sognano di notte.
Ai newyorkesi non piace mangiare la carne con il classico vino rosso corposo, ma con drink che rinfrescano ed elettrizzano la serata. Ed è proprio questo il concetto che Don’s ha voluto importare, Meats and Spirits, appunto.
Un locale che a Roma ancora mancava, di sushi & cocktail ce ne sono tanti, ma il genere newyorkese di carne & cocktail ancora no, a New York ci stanno sotto da decenni. Un format che alleggerisce la sera in cui ci si sfonda di carne e la rende più trendy, non solo una cena ma una vera serata, per gli amanti della carne ma anche dei cocktail e della situa. Don’s ha della carne pazzesca ma non ha la location e l’illuminazione di una steak house, sembra un cocktail bar di lusso, è l’ibrido perfetto. Ci vai con gli amici ma anche al primo appuntamento. E ci vai anche a fare il brunch, così americano autentico che sembra di stare a Central Park.
Tartare, lo storico Mac and Cheese, burger di tutti i tipi tra cui quello Dry Aged (clamoroso), hot dog, e poi Ribeye, filetto alla Wellington, Tomahawk, Beef Ribs e un sacco di altri tagli di carne di provenienza americana, ma anche club sandwich, jacked potato e i dessert newyorkesi, tutti rigorosamente homemade (come tutto il menù) come la carrot cake e la NY cheesecake che sono spaziali. Abbiamo provato quasi tutto il nuovo menu e la nuova drink list all’opening della stazione invernale e siamo rimasti sconvolti.
E siamo diventati dipendenti anche dai cocktail, l’Harry’s 9 su tutti, un loro signature. La serata è iniziata a cena ed è proseguita anche dopo, abbiamo iniziato al tavolo e poi ci siamo spostati al bancone, come a New York, poi quando siamo usciti però non eravamo davanti a un grattacielo di 100 piani ma alla Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini.
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