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I Rolling Stones a Roma, accolti dalle polemiche

Di Marcello Rubini – “Amo la loro musica, sono andato ad ascoltarli a Philadelphia, la città dove vivevo e operavo, circa dieci anni fa e ascoltavo la loro musica in sala operatoria durante il trapianto del fegato, insieme a canzoni di altri gruppi come i Genesis o i Chicago. E’ un tipo di rock che a me piace moltissimo”, dice Marino dopo la conferenza stampa del tour estivo dei Rolling Stones. L’entusiasmo è già smorzato per l’arrivo degli Stones a Roma. Perché? Quando c’è lo zampino del nostro amatissimo sindaco Ignazio Marino la festa si rovina subito e arrivano le polemiche. Insorge la soprintendenza per la scelta del posto, il Circo Massimo, che però ha già ospitato grandi eventi. Poi c’è il prezzo del biglietto, alto. Non sarà un concerto popolare: 78 euro più prevendita per assistere al concerto del 22 giugno, e sarà possibile acquistarlo a partire dal 21 marzo. Impensabile per la Capitale offrire un evento gratuito, come molti invece speravano: “Parliamo di un costo incredibile, – spiega Marino- non sarebbe stato giustificabile per un’amministrazione che ha un disavanzo ereditato di 816 milioni di euro e tante difficoltà, offrire un concerto di un costo così elevato. Credo, tuttavia, che il fatto di aver chiesto che il prezzo fosse quello più basso di tutta Europa sia significativo”. Eppure di concerti gratis al Circo Massimo ci sono stati, e anche belli grossi. Non soltanto artisti come Venditti hanno cantato per il popolo di Roma, ma anche band come i Genesis di Phil Collins. Fu un concertone “aggratise” a cui parteciparono più di 500 mila persone. All’epoca fu Telecom a pagare, oggi invece ci sono dubbi su chi ci metterà i soldi.

A tal proposito Marino risponde: ”gli organizzatori stanno lavorando per avere una sorta di pacchetto con gli alberghi e noi stiamo pensando ad un percorso turistico archeologico culturale per quei giorni”. Quindi l’evento non dovrebbe comportare “dei costi per il Comune di Roma, anzi, ci saranno dei vantaggi economici sia per l’occupazione del suolo pubblico sia per il fatto che ci aspettiamo che diverse migliaia di persone giungano a Roma da altri paesi dell’Europa, rimangano qui diversi giorni e contribuiscano all’economia della nostra città”.

Un’altra prova sarà quella dei trasporti. “Noi siamo nella fase organizzativa adesso, stiamo lavorando con le forze dell’ordine per avere esattamente lo stesso sistema di sicurezza e viabilità che abbiamo messo in atto la sera del 31 dicembre. Dovete considerare che quella sera, tra Circo Massimo e via dei Fori Imperiali abbiamo avuto 200-300 mila presenze, e non ci sono stato incidenti. Allo stesso tempo coordineremo rispetto alla fine del concerto l’apertura della metropolitana in modo tale che ci possa essere una viabilità alleggerita”, osserva il primo cittadino. “E’ chiaro che quando si organizzano eventi di questo tipo deve esserci una grande attenzione anche agli aspetti logistici”, aggiunge. Marino poi fa un invito: ”per una volta, di non lanciare lamentele, ma entusiasmarci, perché se i Rolling Stones hanno scelto Roma invece di tante altre Capitali europee, io sono contento”. Intanto Mick Jagger twitta: “Non vedo l’ora che il tour arrivi in Europa. E’ un bellissimo periodo dell’anno per suonare. Ci vediamo lì”. E Marino “retwitta”.

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  1. Pingback: Arrivano gli Stones? Insorge la Soprintendenza - The Roman Post

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