Se Parigi è la Ville Lumière, la “città delle luci”, da qualche mese Roma può essere rinominata la “città della luce”. E non solo perché la luce di Roma, da quella accecante del sole di giorno a quella ottocentesca e arancione di notte, dovrebbe essere patrimonio UNESCO.
Infatti da qualche mese ha aperto a Roma, in pieno centro, il primo “Museo della Luce” d’Italia. Mille metri quadri di esposizione permanente dedicati interamente alla luce in tutte le sue sfaccettature.
Ci sono installazioni luminose, invenzioni scientifiche che hanno la luce come protagonista. Anche progetti artistici, dall’arte della luce all’ottica, con delle scoperte “luminose” che hanno cambiato il mondo.
E’ uno spazio esperienziale, nonché educativo. La mostra è anche interattiva, la luce non si guarda solamente, anche se basterebbe anche quello perché spesso è più affascinante di un quadro. Con la luce si interagisce, si gioca, si può disegnare, si può creare la propria installazione luminosa ed entrare in una sala immersiva ad UV per sprofondare in un mondo luminoso e abbandonarvisi.
Si gioca con gli specchi, con i raggi di luce, con le prospettive, con le ombre. Tramite l’edutainment si passano un paio d’ore in un palazzo storico, a due passi da piazza Venezia, imparando tantissime cose che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi ma che non conosciamo.
Alcune installazioni sono semplicemente ipnotiche, e non solo per bambini, ma anche per i “grandi”. Peraltro, come la luce stessa, il Museo della Luce è in continua evoluzione e in perpetuo cambiamento, vengono infatti aggiunti continuamente nuovi oggetti alla mostra.
Il Museo della Luce si trova precisamente in Via d’Aracoeli 6, a pochi metri da piazza Venezia, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il weekend fino alle 20. Il biglietto intero costa 17 euro, ridotto 13, i bambini sotto i 3 anni non pagano.
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