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Prati come Brick Lane, il tempio del vinile è dietro piazza Mazzini

Quando esci da Welcome to the Jungle ti aspetteresti di vedere un fish and chips e invece vedi Alice Pizza, prevedi di incrociare un autobus rosso a due piani ma il bell’arancione Atac ti acceca, chiedi un’indicazione in inglese per Picadilly Circus e il portiere di Prati originario di Frascati ti risponde “C’hai detto?”.

E allora quasi vorresti tornare dentro e rimmergerti in un british feeling, ma poi invece ti accorgi che stai in felpetta a novembre, che il cielo è azzurro come i disegni dei bambini e con 2 euro ci prendi 2 supplì. E sei felice di esserti ritagliato quell’oretta esotica pensando di non essere a Roma ma a Brick Lane.

Sono queste le sensazioni di quando esci da Welcome to the Jungle – Record Store, in poche parole “il negozio di vinili usati più grande di Roma”. Che poi te lo aspetteresti al Pigneto, o San Lorenzo, e invece è in pieno quartiere Prati/Delle Vittorie, in via Monte Zebio 44a, la via di Vanni, quella che parte da piazza Mazzini. Basta camminare verso Lungotevere dopo lo storico bar e si arriva in questo tempio gigantesco della musica.

Abbiamo detto camminare perché Welcome to the Jungle è uno di questi posti da godersi, tipo la Feltrinelli, il mercatino dell’usato, un vintage market di vestiti riciclati. 

30 mila dischi, per oltre 200 metri quadri di store, più che un negozio, un luna park. Ci sono pareti internet dedicate ai vari generi, dalla musica italiana al rock, dalla musica americana all’hip hop.

C’è anche la Jazz Room, una stanza interamente dedicata al jazz, apparecchiature “alta fedeltà”, CD e oggetti musicali da collezione. Quando si potrà, c’è anche una sala da affittare per chi vuole fare un evento nel record store (fichissimo).

Entrare lì dentro è un’esperienza immersiva, per perdersi nella storia della musica, ascoltare dischi di ogni genere, scoprire etichette che sembrano quadri, farsi raccontare la storia di una canzone o di un artista e ricevere consigli su musica che non sapevi di voler ascoltare. Ma anche solo per passare un po’ di tempo in un ambiente così colmo di arte e cultura. Infatti all’entrata dovrebbero scrivere “ingresso gratuito”.

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