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Roma

I preti sfrattano il Bar della Pace

Di Bruno Cortona – Forse non tutti si sono resi conto della gravità della situazione dello storico Caffè della Pace. L’antico bar nascosto dietro Piazza Navona dal 1891 rischia seriamente di cessare di esistere. 123 anni di storia rischiano di andare in fumo per uno sfratto in atto ai danni del vecchio caffè. Infatti l’Istituto Teutonico Pontificio di Santa Maria dell’Anima, proprietario del locale, intende destinarlo a un uso diverso e per questo vuole cacciare i gestori della “Pace”. L’Ente religioso che fa capo alla Diocesi di Roma pensa di aprire un albergo, non si sa ancora bene il perchè ma si può immaginare che la ragione sia la divinità che viene subito dopo quella istituzionale (a volte prima): il Dio Denaro. I presti infatti vogliono mandare via la bottega storica e ne hanno tutti i diritti, essendo gli unici proprietari delle mura. Adesso si spera in una soluzione tra privati, come la possibilità di integrare il bar all’albergo che verrà, ma per ora è solo un’ipotesi. Anche se purtroppo sembra l’ultima soluzione, visto che per ora le petizioni su firmiamo.it e changhe.org, o sul sito caffedellapace.it non sembrano poter cambiare molto le cose.

Un posto storico, magico e unito così profondamente al ‘900 romano non merita di chiudere per un bieco gioco di locazioni. Il posto dove sono passati pittori come Mafai, Trombadori, poeti come Ungaretti, star hollywoodiane come Madonna e Al Pacino e in ultimo Woody Allen che lo ha voluto inserire nel suo ultimo film su Roma. Roma è anche questi posti, non lasciamolo in mano ai soldi della Chiesa.

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