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Roma

Cani liberi in spiaggia, alla faccia di Marino

Di Bruno Cortona – Hanno i vinto i cani! E Marino ha perso. Verrebbe da dire “come sempre”, no, perchè stavolta Marino ha perso davvero. Ha perso contro un’intera categoria di persone. E ha perso in tribunale. Ma soprattutto ha perso con le persone peggiori con cui potesse perdere: i padroni di cani, che a Roma ormai sono un partito politico.

La storia comincia il 23 aprile scorso, quando il nostro sindaco emette un’ordinanza super restrittiva verso i cani. Senza distinzione di razza o taglia, nessuno può andare sulle spiagge libere per tutta l’estate, dal 1 maggio al 30 settembre 2014. Tutti insorgono ai parchetti non si parla d’altro. Mentre le pensioni per cani si leccano i baffi.

Insomma, bisogna fare qualcosa. Se ne incarica l’associazione ambientalista “Earth”, nella figura della speleologa Valentina Coppola, già vittoriosa l’anno scorso in una battaglia col Comune di Anzio per la mancanza di spazi adeguati per gli amici a quattro zampe. Lei, se prima era un’eroina, adesso per tutti i padroni di cani è diventata un mito. 

“Earth” fa ricorso al Tar basando la sua accusa su una delibera del Lazio del 2006 che impone a tutti i Comuni di individuare alcune spiagge da destinare all’accoglienza temporanea di animali da compagnia. La delibera non è mai stata rispettata da nessuno. Qualche “bau beach” sparsa qua e là c’è, ma la maggior parte dei comuni sono rimasti inadempienti. Lo scandalo esce fuori, insieme alla giustizia.

Il Tribunale amministrativo ha dato ragione alla Coppola, oltre che ai Boxer, agli Alani, ai Labrador, ai Meticci, ai Chihuahua e a tutti gli altri. Il tentativo di Marino di non far fare il bagno ai cani romani è stato stroncato così dalla II sezione del Tar, presieduta dal giudice Luigi Tosti: “Il divieto di condurre e far permanere in spiaggia qualsiasi tipo di animale, fatti salvi i tratti in concessione agli stabilimenti balneari che abbiano allestito aree attrezzate, appare ingiustificata e sproporzionata, soprattutto alla luce del fatto che il Comune è tuttora inadempiente all’obbligo di individuare tratti di arenile da destinare all’accoglienza di animali da compagnia”.

Inoltre molto in fretta, entro 20 giorni, il comune di Roma dovrà individuare uno o più tratti di spiaggia dove consentire l’accesso anche agli animali.  Ciao Marino, a cuccia. 

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