Di Giuliano Briganti – Marino si, Marino no, per ora 8 romani su 10 lo vogliono cacciare (sondaggio del Partito Democratico). Nel frattempo il buon sindaco continua a far parlare di sè con le sue pedonalizzazioni a catena. Sembra ormai voglia fare solo quelle. Mentre trasporti, raccolta rifiuti e degrado sembrano lasciati stare, e dopo il marasma per la chiusura del centro a tutti i mezzi di trasporto, stavolta sono le periferie il bersaglio delle pedonalizzazioni del sindaco. Andiamo a vedere dove.
I primi progetti sono nel II municipio, quello che comprende i quartieri Parioli e Flaminio, a essere pedonalizzata sarà la storica piazza Perin del Vaga, protagonista dei festeggiamenti dello scudetto giallorosso del 2001, famosa di giorno per la sua architettura e di notte per le sue pizzette rosse. A Portuense sarà la rotonda di largo Ruspoli nella zona di piazza Pamphili a diventare accessibile ai soli pedoni. Monteverde: si pensa a Porta San Pancrazio e area circostante, con piazza Cucchi. Vitinia: l’area tra via Sarsina e via Sant’Arcangelo di Romagna. Montesacro: si parla di Piazza Sempione, mentre la stessa situazione riguarderebbe i borghi vecchi di Cesano e Isola Farnese.
Marino quindi ha deciso, taglio netto alle macchine, proseguendo con le pedonalizzazioni si arriva anche a Torrevecchia, dove un progetto ha già i fondi stanziati: con circa 90mila euro potrebbe essere pedonalizzata via Millesimo. Nello stesso municipio, il XIV, a Selva Candida, sarà chiusa piazza Sabbioneta, e anche nel grande complesso di Santa Maria della Pietà. Passando al V municipio sarà il vecchio Quadraro ad avere in futuro una ulteriore pedonalizzazione, passando per le zone a 30 chilometri all’ora. Il progetto prevede in particolare la pedonalizzazione di via Lentuni.
Insomma, il sindaco non si ferma, mentre la vena “green” di Marino è in continua crescita, ai romani la vena per ora “gli si tappa” e basta.