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Roma

Il centro di Roma cambia: mai piu’ bangla e kebabbari

Alla fine una svolta è arrivata, il centro storico di Roma si è salvato. Dal comune è infatti arrivato lo stop all’apertura di: minimarket, sale slot, rosticcerie, kebab, lavanderie, compro oro, sexy shop ed auto lavaggi nel centro storico, nelle zone vicino a San Pietro e vicino a San Paolo fuori le mura. Per tre anni in queste zone non potranno aprire queste attività.

La giunta comunale infatti ha varato il nuovo regolamento, fortemente voluto dall’assessore al Commercio Adriano Meloni. In queste zone saranno vietate nuove attività non consone al pregio urbanistico. Per le attività già esistenti invece il testo prevede l’obbligo di mettersi in regola entro 12 mesi.

Oltre a questo saranno vietate anche le insegne di cattivo gusto con schermi luminosi e led. D’altro canto saranno tutelati i “negozi storici” e quelli di artigianato, tra cui laboratori, erboristerie, librerie, cartolibrerie, antiquariato, gallerie d’arte, gioiellerie, profumerie, negozi di design, atelier e di negozi di alta moda, botteghe con prodotti di commercio equo e solidale e biologici.

“Negli ultimi anni c’è stata una crescita senza controllo di attività di scarsa qualità. Soprattutto nelle zone più belle, rovinando spesso angoli splendidi di Roma“, spiega l’assessore Meloni.

Quindi d’ora in poi il centro di Roma sarà sempre di meno un suk e tornerà piano piano la Roma che si vede nelle foto d’epoca, con il centro pieno di botteghe romane. Questo è l’obiettivo, speriamo che si realizzi.

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