La differenza fondamentale tra Roma e Londra è il clima, e questo porta differenze anche nella cultura. A cominciare dai locali. A Roma da marzo a ottobre si sta nei giardini, nelle terrazze, nei dehor, non abbiamo bisogno di posti con interni pazzeschi, semplicemente perché non li sfruttiamo.
A Londra c’è il culto dei locali, l’ostile clima britannico genera locali molto più belli dei locali romani, perché per i londinesi sono dei veri e propri rifugi, dei luoghi dove ripararsi, delle seconde case.
C’è una cosa però che scardina questa tradizione, una religione laica che accomuna tutti a qualsiasi latitudine: il calcio. Il calcio, a parte qualche partita della Nazionale, si vede al chiuso. I locali in cui si vede il calcio sono tutti uguali, il concetto di vedere la partita con una birra in mano, che tu tifi Roma o Arsenal, è identico. Pub stile Guinness, menu con hamburger protagonisti, fusti di birre supermaltate, cameriere che ascolta i System of a Down.
Eataly ha intercettato la necessità di proporre qualcosa di innovativo, azzeccando il momento in questa strana estate in cui il calcio non si ferma mai. Dopo tre mesi di lockdown e di stop al campionato, adesso c’è una full immersion di partite, il campionato fino a fine luglio e le coppe ad agosto.
Proprio per questo è nata, nella Birreria di Eataly, La Birreria dello Sport, un temporary pub per quest’estate pregna di calcio. Un po’ pub, un po’ birreria artigianale, un po’ ristorante gourmet. Il tutto nella location dell’ex stazione Ostiense, trasformata da Eataly con un capolavoro di rivalutazione urbana.
La Birreria dello Sport di Eataly è fuori da ogni stereotipo, il format è quello del pub inglese ma poi nella realtà non c’entra niente. Non c’entra niente perché non c’è l’atmosfera cupa e claustrofobica di un pub inglese, che va bene quando fuori c’è il grigiore totale non quando c’è il cielo di Roma, da Eataly sono tutte vetrate per goderselo al meglio.
Non c’entra niente perché non mangi l’hamburger duro e stoppaccioso dei pub di Covent Garden, stai da Eataly e quindi puoi scegliere di mangiare di tutto, una cacio e pepe o la porchetta di Ariccia, un hamburger gourmet o il celebre Tiramisù Eataly. Per non parlare delle birre, non c’è la solita English Ale annacquata ma le birre artigianali alla spina della birreria di Eataly, appena prodotte a pochi metri di distanza.
E non solo, perché Eataly oltre alle birre autoprodotte, con 14 spine che vanno dalla ale alla lager, fino alla blanche e alla ipa, ha anche 400 birre artigianali in bottiglia. Un mondo. Oltre ai cocktail e alla proposta food estiva che include vari menu degustazione da abbinare alle birre. Qualità food&drink, megaschermi, e anche un biliardino dove giocarsi pinte tra il primo e il secondo tempo.
Praticamente La Birreria dello Sport di Eataly è la versione italiana del pub inglese, non la replica, l’evoluzione. Se venisse un londinese e capitasse per caso a vederci una partita, si trasferirebbe a Garbatella. E’ un posto perfetto per gli amici a cui piace vedere le partite fuori casa, per quelli per cui la parola “partita” non si può pronunciare senza la parola “birra”, per tutti i tifosi che magari si sono un po’ scocciati del solito pubbetto buio e hanno bisogno di un nuovo tempio per i loro momenti epici.