Chi non c’è mai stato si è perso qualcosa. Ma chi è che è nato tra il ’70 e il 2000 a Roma e non è mai stato al Goa?
Il Goa in questi 26 anni è stato tante cose: club underground, tappa di dj internazionali, culla di dj agli albori, discoteca stile circus, locale “romanordino” con prive e camicie bianche, posto da after party, luogo da after tea. Sven Vath, Richie Hawtin, Villalobos, Ellen Allien, Chris Liebing, Fritz Kalkbrenner, Marco Carola, quanti ne sono passati al Goa.
Via Libetta per un periodo è stata solo il Goa, anzi possiamo dire che via Libetta l’ha creata il Goa. Ci venivano da tutta Roma e anche da fuori Roma. Il giovedì del Goa, il venerdì del Goa, il sabato del Goa, la domenica del Goa. Era tutto un “giorno del Goa”.
Oggi il Goa non c’è più, o almeno non c’è più a via Libetta. Giancarlino, il fondatore, ha infatti annunciato in un’intervista a Dj Mag Italia, la chiusura del suo locale.
Si chiude un capitolo della storia del Goa per aprirne però un altro, in una nuova dimensione figlia dei cambiamenti di questi ultimi anni nella cultura delle discoteche e nell’approccio alla nightlife e figlia ovviamente anche del Covid, con il Goa chiuso da 18 mesi.
La chiusura definitiva ci sarà l‘8 novembre 2021, chiudendo una vera e propria epoca della vita notturna romana.
“Il club verrà demolito per lasciar posto alla costruzione di aule universitarie. Una decisione presa dalla proprietà dell’immobile per far fronte ai mancati introiti degli affitti”. Così Giancarlino ha spiegato la situazione.
La nuova location? Ancora non rivelata, sicuramente più grande dell’attuale e più orientata verso una fruizione più completa anche delle altre arti. Seguendo il trend attuale.
Ciao Goa, ci mancherai, probabilmente diventerà anche un locale più bello e più “attuale”, ma non sarà mai lo stesso.
Photo credit: Rolling Stone, Facebook