Si chiama “Limito” il vigneto-labirinto più grande del mondo, un’attrazione unica che mescola vino e natura e che sorge alle porte di Roma, nel cuore del Parco dell’Antoniana, presso l’azienda vinicola biologica Carpineti.
Progettato dall’architetto Fernando Bernardi, Limito si estende per ben 3 ettari di terreno, un intreccio perfetto tra arte e natura dove i visitatori possono vagare tra filari di vite provando il gusto di perdersi per poi ritrovare la via. Un’opera di land art che non ha pari nel mondo, fatta di due spirali ai lati e un labirinto nel mezzo, il tutto avvolto da un turbinio di onde. Trovare la soluzione non è facile: Limito ha 80 metri di diametro, 4 ingressi e 2 soluzioni differenti, nonché due piazzole di sosta ai lati circondate da otto cipressi, un punto di riferimento per chi ha bisogno di fermarsi e fare mente locale…
Ma l’esperienza non si limita al semplice “trovare l’uscita”: perdersi nel labirinto è un viaggio sensoriale che invita alla contemplazione e alla riscoperta di ritmi più lenti, non esattamente quelli che ci riserva ogni giorno la tangenziale all’ora di punta. Che poi, diciamolo, c’è qualcosa di più poetico che perdersi tra le vigne sapendo che alla fine c’è un calice di vino pregiato ad aspettarci?
È possibile visitare Limito da aprile ad ottobre. L’esperienza dura 4 ore e ha un costo di 55 euro per cui, oltre al tour nel labirinto, degusterete anche i vini dell’azienda e i prodotti tipici locali.