1. Bella Roma ma non ci vivrei
Infatti non ti ci vogliamo. Siamo già 3 milioni di persone, ci manchi solo te… ed è inutile che ci chiedi “ma come fate voi romani?!” con quell’aria stupita al quinto minuto di ritardo dell’autobus. Roma è per atleti, per agonisti, per chi c’ha il core forte e la vita la prende a mozzichi. Tu stai bene nel tuo grigio paesino della bassa Brianza.
2. Un caffè e una brioche
E che stamo a Milano Centrale? La regola è semplice: la brioche la ordini a Palermo insieme a un bel gelato con la panna, oppure al nord, dove ti portano quella cosa che assomiglia a un croissant che ha perso la voglia di vivere. Quando varchi il confine del GRA devi dì CORNETTO, sennò ti mettiamo in conto l’IVA culturale.
3. “Sono romano” e invece è di Frosinone
No fratè dai. Questo è bullismo territoriale al contrario: dire “so’ de Roma” e poi prendere il treno per Ceccano per tornare a casa è appropriazione geografica. Il romano vero ti ha sgamato alla seconda sillaba e non è per cattiveria, è una questione di orgoglio: se non hai mai imprecato alle 08:30 in coda sull’Olimpica, se non hai mai bucato una gomma in una voragine con CAP proprio, se non hai mai parcheggiato “al volo” in terza fila… sei di “vicino Roma”, non sei di Roma. È come dire “quasi marito” a un fidanzato da 10 anni.
4. Io la carbonara la faccio a modo mio
E noi la denuncia la facciamo a modo nostro. Ogni volta che un milanese cucina una carbonara “rivisitata”, muore una nonna romana. Se è “la tua ricetta”, non è una carbonara. Tu falla pure come te pare: senza guanciale, con la pasta integrale, mettice la panna, lo strutto, il tofu, intossicati come ti pare ma ti prego, non chiamarla carbonara.
5. Ho un amico di Roma, Andrea, lo conosci?
Mica stamo al paesello. Andrea Rossi, zona di Roma imprecisata, 32 anni, tifa Roma. Dai fa’ il bravo che in questa giungla siamo in 3 milioni a sopravvive…
6. Bella Roma ma non c’è il mare
Questa non è un’opinione, è lesa maestà. Chiamasi Ostia, Municipio X di Roma, distanza dal centro circa 20 minuti. Il tuo non è un commento, è ignoranza geografica.
7. “Li mortacci tua” detto da un Milanese
“Daje regà famo er giro, annamo a magnà na carbonara, scialla zì, li mortacci tua”. Massimo Boldi in Fratelli d’Italia in confronto era di Testaccio. Non c’è niente di peggio di uno del nord che parla romano, con il secondo fine di prendere in giro l’accento, come se il suo non fosse l’accento più ripugnante d’Italia.
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Sei dell’EUR se…
