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La rinascita di Balduina

Di Bruno Cortona – “Di dove sei?”, “Sono di Balduina”. Le persone di Balduina rispondono con un orgoglio e un senso di appartenenza diverso da tutte le altre zone di Roma, “essere di Balduina” è diverso da essere dell’Eur, di Trastevere o di via Cassia.

Un po’ Roma nord, un po’ centro e un po’ Roma ovest, Balduina è sempre stato un posto sui generis, un quartiere a se senza un’appartenenza ben specifica, quasi un paese nella città.

Balduina, il quartiere di Villa Miani, dell’antennone, dello Zodiaco, dell’Hilton, di Villa Stuart, un quartiere in salita e in discesa, pieno di scalinate che fanno “tagliare” da una parte all’altra, come quella storica di via Cadlolo. Un quartiere che si divide in 3 parti: Balduina vera e propria, la zona intorno alla piazza omonima; Belsito, la zona vicino all’Hilton e poi Monte Ciocci, sopra piazza Giovenale, dove le strade sono dedicate a scrittori latini.

Con la fortuna di essere sul versante sud di Monte Mario, il monte più alto di Roma con i suoi 139 metri di altezza, Balduina ha dei posti in cui si gode uno spettacolo unico. Il più famoso è senz’altro lo Zodiaco, splendido punto di osservazione vicino all’osservatorio astronomico che sta a Balduina alta. Ma c’è anche la splendida piazza Socrate, sotto l’Hilton, dove innamorati di ogni età vanno a scambiarsi qualche bacio di fronte al “cuppolone”.

Ma la fama di Balduina per chi non ci abita e l’appartenenza per gli abitanti di zona è dovuta anche ad altri fattori. Per esempio quelli politici, negli anni ’70 infatti Balduina era molto attiva politicamente, tutti i residenti partecipavano alla vita politica e a vi nacque una sezione storica del Movimento Sociale Italiano. Lo spannung politico di Balduina avvenne proprio nei pressi della sezione, quando nel 1977 durante degli scontri a fuoco rimase ucciso il giovane comunista Walter Rossi. Dopo l’avvenuto la sezione venne chiusa e non riapri mai più. Ma ci sono anche motivi cinematografici: Balduina infatti appare spesso in molti film storici italiani come “Roma città aperta”, “Il sorpasso”, “Brutti, sporchi e cattivi”, “Io sono un autarchico”, “Caro diario”, scelta come scenografia da alcuni di migliori registi della storia del cinema italiano.

Un posto così bello, storico e affascinante che però negli anni ’90 e 2000 ha perso molta della sua originaria vivacità. Una zona che stava tendendo all’invecchiamento, chiudevano i locali giovanili e aprivano banche e negozi. Erano rimasti solo lo storico pub Elliot e il classico ristorante romano Candido. Il quartiere aveva perso vitalità, di sera faceva quasi paura, non girava nessuno. Per questo si stavano moltiplicando gli episodi di terrore, con l’apice della baby gang stile “Arancia meccanica” che di notte prendeva a bastonate gente a caso massacrando innocenti e lasciandoli poi per strada. Sembravano lontani i tempi in cui lo storico forno di via Donato era un punto di ritrovo per i ragazzi che avevano fame notturna di pizzette o dei buonissimi “pangoccioli” fatti in casa.

Invece da poco tempo questa tendenza si è invertita, un po’ a sorpresa, grazie a vari ragazzi romani che hanno deciso di puntare sulla zona per rilanciare il movimento giovanile di un quartiere con mille possibilità ultimamente trascurate.

Negli ultimi tre quattro anni Balduina è rinata, sono arrivati molti locali di giovani fatti per giovani, che stanno rilanciando la zona come punto di riferimento per una serata in compagnia o per una buona cena fuori, ma anche per un’ottima birra o un po’ di interazione sociale. A Balduina sono nati posti come Beer Time, un beer shop che da qualche anno ormai è un punto di riferimento per ragazzi amanti della birra artigianale. Ma anche la birreria Armalù, o ristoranti come Foodoo, giovanile e alla moda. Per arrivare fino alla Virgin Active, palestra aperta nel 2014 che rappresenta un punto di ritrovo fino a dopo cena per giovani di zona e non.

L’ultima apertura è stata la ciliegina sulla torta, con la nascita del Windclub, un centro di aggregazione vecchio stile in cui centinaia di ragazzi dallo scorso 14 gennaio, giorno dell’inaugurazione, frequentano partecipando a tutte le attività che offre il posto. Dai giochi da tavola al biliardo, dalle carte al biliardino, dal beer pong a Fifa, dalla proiezione delle partite fino a una semplice chiacchierata davanti a una birretta fresca. La cosa più bella è che non c’è per niente un’atmosfera da bisca o da classica sala biliardo, al Windclub sono tutti giovani, è un posto pieno di sorrisi e ogni giorno si anima di gente nuova che in pochi secondi fa conoscenza con tutto il resto del club.

Questo perché alla base c’è veramente l’obiettivo di far rinascere un quartiere intero e dietro c’è una grande conoscenza dei giovani romani, infatti il Windclub prende il suo nome da Windrose, la nota marca romana di abbigliamento che da anni veste i “pischelli” capitolini, seguendo, creando e assecondando tendenze con uno stile particolare. Proprio per la vicinanza con la gioventù di Roma, Windrose ha voluto aprire il Windclub a via Ugo de Carolis, molto vicino al negozio centrale da dove è tutto partito. Solo l’ultimo dei segnali positivi che ci mandano un messaggio inequivocabile: Balduina è rinata.

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