Il primo giorno dell’operazione Street Control è stato terribile per gli automobilisti romani. Alle 15 le dieci macchine del Git, il Gruppo intervento traffico, dotate di una telecamera posizionata sul tetto partono, ognuna verso il quartiere che gli è stato assegnato. Una nuova avventura per i poliziotti della municipale della capitale che consentirà, alla velocità di un clic sul palmare collegato con l’occhio elettronico sul tetto, di immortalare i “selvaggi della strada”.
Si inizia con il quartiere Prati, il primo multato è una Punto grigia che sosta all’inizio di viale Mazzini. Sul monitor del computerino che tiene in mano l’agente si vede nitida un secondo dopo il retro dell’auto e un rettangolo più in basso col numero della targa. Tasto “sanzione”, risposta “sì” alla domanda “sei sicuro?” e inizia il verbale digitale. Il gps rileva la via, con longitudine e latitudine, si aggiunge l’infrazione nel caso specifico l’articolo è il 280 del codice della strada, ovvero la doppia fila “assenza del proprietario” “salva” e la multa è fatta. Tempo totale dell’operazione 15 secondi. Non c’è scampo.
Su viale Angelico la guerra: otto auto in doppia fila, 65 macchine in sosta vietata da un lato e 40 dall’altro. Tutto registrato e a prova di scatto. Difficile davvero dimostrare, nel ricorso al giudice di pace per contestare la contravvenzione, che non si era fisicamente lì, in quella via e a quell’ora. Tra piazzale Clodio e la circonvallazione Clodia è un trionfo di suv e utilitarie lasciate sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, davanti ai cassonetti, sulle strisce gialle delle fermate dei bus. Dieci minuti e targhe e modelli di 84 macchine sono sul immortalate sul palmare della pattuglia Prati.
I vigili dicono a un signore con l’auto in doppia fila: “Scusi, lei è appena stato multato per sosta vietata“. Lui inizia a giustificarsi, sostiene che si è trattato di una sosta di pochi secondi, che doveva solo dire al proprietario del bar una cosa importantissima. Poi rivolge lo sguardo alla telecamera sul tetto della macchina della municipale e spalanca le braccia. Rassegnato. Poi i vigili gli danno la buona notizia: “E’ solo una sperimentazione della “Street Control”. Nessuno riceverà le multe per le infrazioni commesse”. Per fortuna, risponde.
Dopo un’ora e mezzo di sperimentazioni si può fare un primo bilancio del tour “Street Control” in Prati: 255 veicoli tra doppia fila e soste vietate e 128 auto parcheggiate su marciapiedi e spartitraffico nelle vie in cui l’auto telecamera è passata. Calcolando che per la doppia fila il verbale prevede 41 euro di multa (con la riduzione del 30% se pagata entro 5 giorni) e per la sosta su marciapiede la sanzione piena è di 84 euro, arriviamo a un totale di 21mila euro e duecentosette euro in un’ora di lavoro. Un numero impressionante. Gli automobilisti romani, abituati alla giungla, tremano. Ieri era una prova, presto diventerà realtà, e se la media è questa c’è da avere paura, qualche famiglia potrebbe finire in miseria.