Di Giovanni Ferri de Saint-Constant – Visto che ormai la Notte Bianca normale non si fa più, Roma la rimpiazza con una notte bianca altrettanto fica, quella degli universitari. Ormai giunta all’ottavo anno, quest’anno la Sapienza si illuminerà e riempirà di gente per tutta la notte.
E quest’anno c’è un programma d’eccezione, quasi da festival musicale nordeuropeo. Alla cittadella ci saranno quattro palchi, 12 ore di esposizioni, dibattiti, teatro, musica, live video, tra i viali della Sapienza. La data scelta è venerdì 29 maggio dalle 16 in poi con ingresso da piazzale Aldo Moro. “E’ l’inaugurazione dell’estate a modo nostro – spiegano i ragazzi che la immaginano, organizzano e gestiscono – Una giornata intera di sperimentazione culturale indipendente e di riappropriazione degli spazi, di partecipazione e socialità, che serve anche a sostenere le spese legali della partecipazione ai cortei movimento studentesco”.
Migliaia di ragazzi e ragazze come ogni anno assieperanno la città universitaria, per una nottata all’insegna del divertimento ma non solo perché l’obiettivo è anche lasciare un segno in una città in cui il terreno sociale e culturale si è impoverito con la crisi. E così spazio a dibattiti (a partire da domani, 27 maggio, con un evento a Lettere alle 17 sulla storia dei movimenti studenteschi del 2008 e del 2010) e momenti di incontro sui palchi che porteranno i nomi di alcune campagne politiche nella serata intitolata “Strike the night” in cui si alterneranno decine di dj, gruppi, crew e visual.
A Lettere, sul palco “Not One More”, andrà in scena un contest di break dance e a seguire musica funky, hip hop, breakbit. Sul piazzale di Chimica, che porta il nome della campagna “An injury to one is an injury to all”, si balla musica techno ed elettronica. E’ live il palco “Justice for Janitors” di Scienze Politiche dove si esibiranno, dalle 21.30, tra incursioni di burlesque, Asap, La Linea di Greta, Weird, Brace, Giovanni Truppi e Bamboo. Sonorità reggae e drum and bass nello spazio “Fight for 15” di Fisica.
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