Connect with us

Roma

Al Mattatoio arriva “Progettare il caos”, la nuova mostra gratuita di Felice Levini

A Milano faranno la mostra sull’ordine, a Roma facciamo quella sul caos (e scusate se è poco). No, non quello del traffico, delle code infinite all’ufficio del Comune o dei vicoli di Trastevere il sabato sera, ma quello artistico, raffinato e ironico di Felice Levini, che dal 19 febbraio al 21 aprile 2025 è in mostra al Padiglione 9b del Mattatoio.

Curata da Massimo Belli e promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, “Progettare il Caos” offre una panoramica su oltre trent’anni di lavoro di Levini, che nella sua carriera ha sempre osato e giocato con il mondo e i suoi paradossi, mescolando pittura, scultura e installazioni con la leggerezza di chi sa che la vita è una tragicommedia continua.

Che poi, diciamolo chiaramente: il titolo, Progettare il Caos, è già di per sé un ossimoro da applausi. Perché il caos, per definizione, sfugge al controllo. Ma Levini, artista romano classe 1956, della contraddizione ne ha fatto la sua arte; perennemente in bilico tra ordine e scompiglio, tra stupore e disincanto, Levini sembra aver trovato la formula magica per rendere il caos fruibile, elegante e addirittura divertente. Che poi, non è di certo un novellino nel mondo dell’arte: alle spalle ha due Biennali di Venezia (1988 e 1993) e due Quadriennali romane (1986 e 1996), se Levini fosse un personaggio letterario, sarebbe il narratore ironico che svela l’assurdità del mondo senza perdere mai il sorriso.

Il cuore pulsante della mostra sono due giganteschi lavori a pennarello su carta, Progettare il Caos II/III (2022-2024), un tour de force visivo dove l’artista accosta, con chirurgica ironia, immagini iconiche dell’ultimo secolo, facendoci riflettere sul nostro tempo e sui nostri miti (spesso decaduti).

E se pensate che almeno il cielo ci possa salvare da questa confusione terrestre, Levini vi smonta subito l’illusione: nei suoi lavori si trovano paracadutisti-angelo, navi da guerra, satiri danzanti e cantanti in delirio. Insomma, anche lassù c’è il solito circo umano.

Per ultimo, la chicca: una volta terminato il tour della mostra di Levini, fate un salto di fianco, al padiglione 9a, dove è in corso la mostra Centuria di Giuseppe Salvatori, amico e compagno di avventure artistiche di Levini sin dagli anni ’70. I due condividono da sempre un linguaggio artistico comune e, insieme ad altri artisti della scena romana, nel 1978 hanno fondato lo spazio autogestito di S. Agata de’ Goti, un laboratorio di libertà creativa che univa poesia, arte e musica, in un’epoca segnata da tensioni sociali e politiche.

La mostra è gratuita e visitabile dal martedì alla domenica, dalle 11:00 alle 20:00. Lunedì chiuso (e onestamente, chi vuole progettare il caos di lunedì?).

Comments

comments

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ecco tutte le foto rubate ai vip (compresa Emily Ratajkowski)

Junk

Il dizionario del dialetto romanesco

Hot

I Caraibi a due passi da Roma

Coolture

La voce delle donne crea stanchezza nel cervello degli uomini

Junk

Connect