Di Ivano, la Sora Lella e Mario Brega – Una parola per dire tutto, una parola per esternare qualsiasi stato d’animo, legata profondamente alla città di Roma. Col daje, nelle varie declinazioni, puoi dire tutto. E’ un passepartout: puoi incoraggiare un amico o esultare con lui, puoi chiudere una telefonata o toglierti da una brutta situazione. “Daje” è l’intercalare per eccellenza della capitale.
10. Daje cazzo
State in barca a vela, su Luna Rossa, tutti vestiti col completino di Prada, superate per primi la boa del traguardo dell’America’s Cup, vi guardate in faccia e urlate: “DAJEEEE CAZZOOOOOO!”
9. Dajelo tutto
Scena tipo: l’amico al telefono che ti dice che sta uscendo con una. Tu gli urli: “Dajelo tutto!”. Normalmente l’insicuro risponde: “Lo Spero!”. Quello sicuro invece risponde nella stessa lingua: “Daje cazzo!”.
8. Daje cosi’
Rimanere nello stesso mood. Né di più, né di meno. Significa continuare con lo stesso giusto andazzo.
7. Eddaje eddaje eddaje e bombe bombe bombe
Chi ha frequentato l’ambiente Diabolika a Roma non ha bisogno di presentazioni. C’è da dire che ci sta proprio bene in certi momenti, quando stai da paura in mezzo alla pista a ballare.
(Per maggiori delucidazioni leggere l’esemplare: Il Fomentato)
6. Daje Forte
A ogni esame della vita il tuo amico ti esclamerà: “daje forte!”. Dalla maturità al matrimonio, lui non ti dice “auguri” ma “daje forte!”
5. Daje zi
Si usa molto tra gli adolescenti, ma è utilizzabile tra i coetanei di ogni età. Un trentenne lo dice a un altro trentenne, un ventenne a un altro ventenne (in questo caso un 33 enne).
4. Aridaje
Ti do un’altra possibilità per capire quello che sto dicendo. Ma un’altra soltanto.
3. Eddaje no
Lo dici dopo “aridaje”, quando sei diventato più cattivo. Usato molto anche al semaforo quando il lavavetri inizia a pulire il parabrezza contro la tua volontà.
2. Daje daje
Lo usi per liquidare il tuo interlocutore. Confermi e quella cosa si farà, e pure il prima possibile.
1. Daje rega’ (o Daje tutti)
Daje regà, abbiamo finito!