Di Biagio Nazzaro e Prisca Tabuffi – Ce ne sono di tutti i tipi, dalla più sfrontata alla più timida. Da quella che non sa guidare a quella che crede di saper guidare. Sono una varietà da sempre molto simpatica e non lasciano spazio a cambiamenti, che sia la vecchia 500 o l’ultima Smart sono sempre loro: le donne al volante. A Roma di categorie ce ne sono parecchie, eccone 10:
10. La coatta
Celebre in tutte le sue forme. “Aò, ‘ndo cazzo vai!”, “Li mortacci tua” o un classico “Vaffanculo”. Conoscono tutti i gesti del mondo, dalla mano a cucchiara al semplice medio. A distanza si possono riconoscere per evitarle: hanno le macchine riempite di oggettistica varia, dal peluche all’adesivo sul lunoto”Jessica in da car”. Al semaforo anche gli uomini abbozzano.
9. Quella al cellulare
Forse quella che ti fa incazzare di più, parla a sto cazzo di cellulare e non si ferma più. Parla parla e parla, ovviamente senza auricolare. Di solito parla con Babi, Bibi o Bubi. Quando hanno finito il giro di amiche passano a tutti i familiari, prima di scendere dalla macchina hanno parlato anche con l’ex del primo bacio. Non staccano il telefonino dall’orecchio manco mentre parcheggiano.
8. Quella su Whatsapp
Meritano una categoria a parte, perchè il telefonino sta basso, tra il cambio e il volante, perchè non deve essere visto dalle guardie e manco dagli altri automobilisti che sennò si incazzano. Lo tengono con una mano e digitano col pollice, con il quale riescono a contattare più persone che il centralino del recupero crediti di Sky. Hanno mille gruppi diversi su whatsapp: il gruppo dell’università, il gruppo della palestra, quello del teatro e quello delle BFF. In più hanno la conversazione aperta con la mamma, il papà, il fratello e addirittura la filippina. L’unico problema è che uno smile di troppo potrebbe costargli la vita.
7. L’occhialona
Esseri misteriosi che si aggirano per Roma. Vai a scuola: occhialone, vai in ufficio: occhialone, vai in palestra: occhialone, vai a messa: occhialone, piove: occhialone, vai al mare: occhialone.
6. La rincoglionita
Heidi Heidi ti sorridono i monti, Heidi Heidi le caprette ti fanno ciao. C’è pure Peter, la signorina Rottermaier, oh ma stai sulla Cristoforo Colombo svegliati! Spesso è la classica svampita che gira con la C1, la Clio vecchia, la Twingo scassata o altre macchine da battaglia. La guardi, generalmente è carina, ma sono quelle hipster che già ti vogliono far sapere che vivono le loro mondo. L’unico modo per entrare nel loro mondo è tamponarle, e a volte neanche così riesci a svegliarle.
5. La guardona
Il contrario della rincoglionita, è sempre attenta a tutto quello che le succede intorno. E’ quella che non aspetta altro che il semaforo rosso per allungare il collo e guardare negli altri abitacoli. Tu sei lì accanto a lei e sai già che in pochi secondi si girerà verso di te. “Chi sarà mai? Un tipo interessante? Una bella situazione? L’uomo della mia vita? Un personaggio famoso?”. Il traffico è l’habitat ideale di queste ragazze, sarebbero pronte a prendersi un caffè direttamente dal sedile. E datela in discoteca dai!
4. L’incapace
Questa è la categoria più diffusa tra il sesso femminile. Non c’è tecnologia che tenga, dall’ABS al Park Assist, dal Traction Control alle telecamere sui paraurti. Il detto degli anni ’60 è valido dopo oltre cinquant’anni: “Donna al volante pericolo costante”. Sembra quasi che la polizza kasko l’abbiano inventata per loro. Per loro esiste soltanto una marcia, quella automatica. Sono anche quelle che ignorano totalmente la cartina di Roma, per andare da Trastevere a San Lorenzo tornano a Ponte Milvio. Spendono almeno 10 euro di benzina al giorno e contribuiscono più degli altri all’allargamento del buco dell’ozono.
3. Quella che si trucca
Esce sempre in ritardo e pensa che recupererà tutto il tempo perduto nel tragitto tra casa e destinazione. Si trucca, controlla le mail, organizza la serata. Dopo che hai rischiato di farci un incidente mortale e le vedi lì intente col loro fard o rimmel di fronte allo specchietto retrovisore ti viene solo da ridere.
2. Quella con la musica a palla
C’è quella regolare che entra in macchina tutti i giorni e da Venditti a M20 sta sempre con la musica a palla. Poi c’è quella che vuole fare la cretina, che fa la classica uscita con le amiche e dalla prima che va a prendere attacca la musica altissima fino a fine serata. E cosa si sentono? Gli Zero Assoluto quando si ricordano dell’adolescenza, Vasco per gli ex, David Guetta quando vogliono fare le matte/ubriache. Variante extra-combo, addio al nubilato, lì saltano le casse e anche la macchina.
1. La guida sportiva
Prima di salire in macchina ti assicurano che sanno guidare benissimo, e lì già tremi. Il secondo indizio è la puzza di frizione che invade l’abitacolo. Quando trovi anche gli incisivi del passeggero precedente sul cruscotto vuol dire che non hai più via di scampo. Zig zag nel traffico come se le altre macchine fossero i paletti dello slalom gigante, curve paraboliche come se fossero rettilinei, lo stop è fatto per essere bruciato e il semaforo è sempre arancione. Parcheggiano sempre malissimo.
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