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La leggenda di Soraya, la puttana gratis di Lungotevere

Di Giovanni Brass – Aveva i capelli neri, un nome che non ti puoi scordare, non la vedevi per strada perchè la dovevi chiamare. Era il sogno di tutti i ragazzi, adesso è leggenda, tra mito e realtà. Si chiamava Soraya, e questa è la sua storia.

A Roma si sa, uno dei business che tira di più è quello della prostituzione. Salaria, Togliatti, Tiberina, Aurelia, Marconi, tutti posti che pullulano di signorine, per lo più straniere, pronte a fare di tutto pur di lavorare.

Tra i frequentatori assidui, chi ci va per un semplice “puttantour”, chi si vizia ogni tanto, il via vai sulle strade maestre è continuo. Le mignotte sono anche l’unica cosa a Roma che ha ancora prezzi popolari (anche se chi ci va ti dirà che sono altissimi). Con 30 euro si può avere un servizio completo, in alcuni posti anche con 10 qualcosa la rimedi. Altro che le escort romane, quelle si che hanno subito l’inflazione, per meno di 100 euro neanche ti aprono la porta.

In questo mercato fiorente i clienti giovani sono moltissimi. Proprio per questo gli imprenditori di questo settore, ovvero i papponi, una quindicina di anni fa ebbero un’intuizione geniale: offrire ai giovani una puttana gratis per invogliarli alla prostituzione.

Si chiamava Soraya la puttana gratis di Roma, e aspettava i ragazzi all’ultimo curvone di Lungotevere. Qualcuno diceva che fosse un trans, altri che fosse una bella donna. Tutti i ragazzi potevano andare lì gratis e in questo modo si sarebbero abituati alla prostituzione (o all’andare coi trans). Un po’ come il campione gratuito dei medicinali, o la tartina nei supermercati.

Soraya stava all’inizio di Lungotevere della Vittoria, proprio accanto al semaforo dell’incrocio con viale Angelico e via dei Gladiatori. Era nascosta, per farla uscire bastava urlargli: “Soraya! Soraya!”. Lei usciva fuori con i suoi splendidi capelli neri e ti portava giù, verso il Tevere, dove c’era un materasso e una baracca. Facevi quello che dovevi fare e poi la salutavi, senza pagare niente. Dai primi che lo seppero la voce si sparse e presto la domanda era troppo più alta dell’offerta gratuita, e Soraya tornò a fare il suo mestiere normalmente.

Dopo 15 anni la scelta dei papponi si è rivelata rivoluzionaria, i livelli di prostituzione a Roma sono talmente alti che c’è stata la proposta di istituire un quartiere a luci rosse, tipo Red Light District di Amsterdam. I giovani spendono la paghetta dei genitori in puttane, i più ricchi vanno a escort che fanno più soldi delle famiglie dei clienti. I tempi di Soraya sono lontani, e anche se tornasse nel suo parcheggio di Lungotevere, non avremmo più l’eta’ per andarci.

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