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Food&Drink

Trionfale come Parigi, arriva “Love”, la cornetteria specialty sul modello di bakery europea

A Milano si chiamano impropriamente brioche, a Parigi croissant, a Roma cornetti. I cornetti a Roma sono i protagonisti assoluti della colazione, che molti romani amano fare ogni giorno al bar. 

Il classico “cornetto e cappuccio”, anzi “il solito”, visto che i romani vanno sempre nello stesso bar, anche se costa un po’ di più e fa il cappuccino peggiore, ma non importa, perché l’obiettivo è un altro, l’obiettivo è che la mattina faccia meno male, sentirsi amati, stimati, coccolati, essere chiamati “avvocà’”, “dottò”, “architè”, far parte di un club esclusivo che condivide il rito mattutino, scambiare due parole col barista sull’espulsione di Mourinho o sulle scelte di Sarri, manco fosse La Domenica Sportiva. 

Cambiare il tempio laico di svago e cordialità, il bar, è più difficile che cambiare parrocchia. Sono pochi i posti che fanno vacillare, serve qualcosa di speciale. E proprio nella “tana del lupo”, nella zona in cui i grandi bar hanno sede, con Vanni, Antonini (ormai Sabotino), Faggiani, Portofino, ha aperto un game changer che può mettere in difficoltà pratolini e non.

Si chiama Love e ha aperto in via Tunisi 51, dietro ci sono Dario Fociani di Faro, il pasticcere Gabriele Marziali e gli importatori delle ghost kitchen Pier Antonio Siragusa e Marco Cappuccio. Praticamente gli Avengers della colazione.

Love è un concetto nuovo a Roma, un modello di bakery che viene dal Nord Europa, alta qualità, filiera corta, location trendy. Non il classico bar austero dove stare solo pochi minuti in piedi, ma un luogo dove poter concedersi del tempo per la colazione, provando varietà infinite di lieviti, innaffiati con, manco a dirlo, la caffetteria specialty.

Cornetti all’italiana, croissant alla francese, maritozzi, veneziane, pain au chocolat, brioche, torte, bombe, tartellette, croissant roll. Il tutto con burro della Normandia, farine piemontesi biologiche e confetture stagionali. E ci sarà anche la viennoiserie dedicata al salato. Cappuccini, latti macchiati, caffè, caffellatti, tutto con i chicchi di Aliena, la torrefazione di Faro. I lieviti invece sono lavorati con la famosa farina artigianale di Mulino Sobrino.

25 posti a sedere e il dehor, 5 persone in cucina. Altro che brioche, ormai anche la colazione a Roma è diventata migliore di quella di Milano. 

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