Sì, proprio lui, il genio spagnolo che ha rivoluzionato l’arte del XX secolo, sarà protagonista di “Picasso lo straniero”, un’esposizione che si terrà al Museo del Corso – Polo museale di Roma dal 27 febbraio al 29 giugno 2025.
Una mostra che, lungi dall’essere una semplice retrospettiva, svelerà un lato inedito di Picasso lo straniero. Ma cosa c’è di così “straniero” in Picasso? L’artista spagnolo, nato a Malaga nel 1881, si è trasferito a Parigi nel 1904 e ha vissuto in Francia fino alla morte, paese che ai tempi non era esattamente famoso per l’accoglienza calorosa verso gli immigrati. Ad esempio, nonostante sia stata la sua patria adottiva nonché la terra della sua affermazione artistica, Picasso non ricevette mai la cittadinanza francese. Lo sapevate? L’artista ha sempre sofferto la condizione di outsider e questo, insieme alle reazioni di ostilità che ricevevano le sue opere dal pubblico francese del tempo, ha condizionato tutta la sua produzione artistica. Ed è proprio la sua perenne sensazione di “straniero” il fil rouge della mostra, che si focalizza anche sulla primavera del 1917. A seguito della confisca delle sue opere cubiste da parte del governo francese, indovinate dove Picasso ha deciso di trascorrere quella primavera? A Roma, ovviamente, dove l’accoglienza è stata ben più calorosa tanto che pare sia stata, a suo dire, la primavera della sua rinascita.
Organizzata dalla Fondazione Roma in collaborazione con Marsilio Arte, la mostra curata da Annie Cohen-Solal comprende oltre 100 opere dell’artista, integrati da lettere, documenti storici e fotografie. E non finisce qui: la mostra romana presenterà anche un nucleo di opere inedite, selezionate appositamente dalla curatrice per l’occasione. Un’opportunità imperdibile per scoprire meglio un lato più umano e vulnerabile di un artista che ha fatto la storia del Novecento e che, a quanto pare, nella città eterna ha avuto la sua rinascita.
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