Considerando che neanche i romani hanno visto tutto della loro città, che cosa si può fare in 36 ore a Roma? Il New York Times propone un itinerario della città eterna per chi ha solo un weekend a disposizione, dal venerdì alla domenica, mescolando tips su dove mangiare, che mostre visitare, dove andare a bere un drink. Insomma, ecco i consigli di un americano a Roma.
Il venerdì pomeriggio si parte con una visita al Museo della Forma Urbis, dove è possibile camminare su un pavimento con la proiezione di una mappa della città risalente al XVIII secolo dove si possono riconoscere la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Circo Massimo e il Colosseo. All’esterno del museo, passare attraverso il parco archeologico gratuito prime di dirigersi al Palatino dove si ha proprio l’imbarazzo della scelta: tra Domus Tiberiana, Colosseo e un tramonto sul Foro, non c’è da sorprendersi se l’americano si è già innnamorato di cotanta bellezza…
La cena è da Uma Roma, nel cuore del quartiere Garbatella, il nuovo locale degli chef Matteo Taccini e Luigi Senese, per poi andare a bere un cocktail in zona Monti da Nite Kong (che poi è semplicemente la lounge sul retro del sempre caro Drink Kong) o al Jerry Thomas Bar Room, a Trastevere. Entrambi non hanno bisogno di presentazioni.
Ed è subito sabato, e cosa c’è di meglio di una passeggiata in una delle tante ville di Roma? Il NY Times consiglia la sempreverde Villa Borghese o, in alternativa, la più riservata Villa Torlonia. ‘Na chicca, come diremmo noi. Dentro villa torlonia a completare l’esperienza si suggerisce una bella colazione a La Limonaia, poi una visita al Casino Nobile o alla vicina Serra Moresca, una serra caleidoscopica ispirata alla Spagna moresca.
S’è fatta ora di pranzo e quindi tutti a Testaccio a mangiare un piatto di trippa da Piatto Romano (dove comunque è sempre meglio prenotare), per poi andare verso il centro a fare un po’ di shopping nei negozi di Via di Monserrato. Qui vengono consigliati negozi per la casa (Illuminami), di ceramiche (Spazio Giallo) e di vestiti (Le Tre Sarte). Dopo aver strisciato per bene l’Amex platino nelle boutique del centro, che non te lo fai un bel museo? Anche perché soprattutto in questo periodo Roma è piena di mostre, e il NY Times va sul sicuro suggerendo Caravaggio 2025, a Palazzo Barberini.
Poi, rullo di tamburi, la cena è a Roma Nord. Il NY Times ci porta a mangiare la pizza da Marita, il locale di Roberta Esposito, che nel 2018 è stata nominata dal Gambero Rosso la miglior pizzaiola emergente. Qui potete assaggiare la sua pizza Summer Light (con baccalà, provola e altre squisitezze, nel 2022 nominata pizza dell’anno) ma anche ricette classiche come margherita e diavola. Poi, chi ha le forze per andare a bere qualcosa, si consiglia in centro Vino e Vinili o vicino al Vaticano 33 giri.
La domenica è tutta cultura: una passeggiata tra il Pantheon e Piazza Farnese, poi ad ammirare le più belle fontane della città come la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini. A conclusione di queste incredibili 36 ore, ultimo pit stop immancabile: annamo a pià er gelato? I nomi suggeriti sono Otaleg! e Fatamorgana.
Bene, dal New York Times è tutto, a voi i commenti. A noi l’unica cosa che ci viene da dire è solo una: solo a leggere tutte le cose che hanno proposto in un giorno noi siamo già stanchi. Che poi, forse, il NYT non ha considerato la cosa più importante: gli spostamenti. E allora o ‘sti americani volano, o noi già ce li immaginiamo bloccati ore nei pullman a due piani sul lungotevere, altro che Caravaggio e via di monserrato…
Ai romani l’ardua sentenza.