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Arriva a Roma Faidù, il delivery dei ristoranti cult

Se prima del Covid il delivery era già un settore in crescita, l’arrivo del lockdown ha definitivamente consacrato le consegne a casa di praticamente tutto, soprattutto del cibo.

Quest’estate, per la prima volta nella storia, c’è stato un servizio delivery che ha addirittura coperto il litorale romano. Faidù, un “Deliveroo romano” che ha cambiato le abitudini di tutti i romani in vacanza nelle case al mare.

Adesso, dopo il grande successo dell’estate 2020, Faidù ha deciso di entrare a gamba tesa anche nel mercato urbano e lanciare il servizio delivery a Roma.

Per farsi strada nel panorama ormai folto di delivery platform c’era bisogno di differenziarsi e Faidù ha deciso di sfruttare la conoscenza del tessuto socioculturale della città.

Per questo su Faidù si trovano solo locali mondani, quelli famosi e sulla bocca di tutti, i più glamour della città. C’è un dream team selezionato, per avere la certezza di trovare nell’app e nel sito solo posti “top”, per dirla alla viale Bruno Buozzi.

C’è l’american bar di Ponte Milvio, ex Crazy Bull, Tyler. C’è l’ormai tradizionale Porto, ristorante pop-chic di pesce a via Crescenzio, ma anche il vicino Quarto. La storica gelateria Old Bridge di piazza Risorgimento. La new entry del sushi a Ponte Milvio, Moku, ma anche Il Buchetto, tempietto della pizza romana a Belle Arti. O l’ormai famosissimo Straforno. La Fraschetta di Castel SantAngelo, ma anche Pinsa Bros, il celebre ristorante del Fleming. Dulcis in fundo i tre locali di Pinsa e Buoi, ormai un cult a Roma.

E si stanno iscrivendo molti altri, perché Faidù sta diventando una vera e propria wave digitale, un servizio ad hoc per i romani, diverso e più particolare delle multinazionali. E poi romano. Inoltre è anche più sostenibile per i ristoratori, con percentuali molto inferiori rispetto agli standard. E inoltre, come fatto quest’estate per i luoghi di villeggiatura, arriva anche in posti non serviti a Roma, e cioè le periferie, “il delivery dove non arrivano i delivery”.

E’ interessante notare come ormai noi utenti digitali del delivery siamo alla ricerca di cose nuove, innovative, meno tradizionali. Siamo talmente abituati al servizio di consegna a domicilio che siamo attratti da cose più particolari, più specifiche, personalizzate, vicine a noi.

Faidù ha perfettamente intercettato questo sentimento, e la cosa fica è che sia fatto da romani per romani. Per una volta la novità non arriva da San Francisco, Milano o Londra, ma da Prati.

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