Lo sappiamo tutti; leggenda narra che Romolo e Remo, i due gemelli che hanno dato origine a Roma, furono allattati da una lupa. Oggi, la scienza sembra voler riscrivere la storia, riportando in vita non i gemelli fondatori di Roma, ma i loro “genitori adottivi”: i lupi preistorici.
La Colossal Biosciences, un’azienda biotecnologica con sede a Dallas, ha annunciato di aver “de-estinto” il lupo terribile (Canis dirus), una specie scomparsa circa 12.500 anni fa. Il risultato? Due cuccioli battezzati Romolo e Remo, nati il 1° ottobre 2024 e seguiti il 30 gennaio 2025 da una terza sorella di nome Khaleesi. Questi adorabili lupacchiotti non sono stati trovati in una cesta sul Tevere, ma sono il frutto di avanzate tecniche di ingegneria genetica; utilizzando DNA antico estratto da fossili di 13.000 e 72.000 anni fa, gli scienziati hanno modificato 20 geni nei lupi grigi, i parenti più prossimi dei lupi terribili, per riprodurne le caratteristiche distintive. Gli embrioni così ottenuti sono stati impiantati in cani domestici che hanno svolto il ruolo di “madri surrogate”.
Ma non tutti sono pronti a gridare al miracolo scientifico. Alcuni esperti sottolineano che questi animali sono, in realtà, lupi grigi geneticamente modificati piuttosto che autentici lupi terribili. Al di là delle dispute accademiche, la notizia ha suscitato l’interesse di celebrità come l’attore Joe Manganiello. Noto per il suo ruolo di licantropo nella serie “True Blood”, Manganiello ha infatti collaborato con Colossal Biosciences.
Mentre Romolo e Remo giocano nella loro riserva naturale di oltre 2.000 acri, ci si interroga sulle implicazioni di esperimenti del genere; se da un lato la possibilità di riportare in vita specie estinte affascina, dall’altro emergono preoccupazioni riguardo all’equilibrio degli ecosistemi e alle potenziali conseguenze inattese. Ma a noi la domanda sorge spontanea; e se Romolo, dopo aver fondato Roma, avesse potuto clonare Remo invece di ucciderlo? Forse avremmo evitato qualche guerra. O forse avremmo solo avuto due sindaci invece di uno.
