Di Rambaldo Melandri e Giorgio Perozzi – Durante un’intera vita capita di uscire con chiunque, da i figli dei nobili ai barboni di stazione termini. Con qualcuno ti annoierai, con altri non vorrai mai che la serata finisca. Inizierai tutte le serate con un “che fate stasera?”, e alla fine amerai tutti, ognuno per un motivo diverso.
10. I pariolini
Ci esci quando ti senti un po’ Jep Gambardella, e soprattutto quando hai tanti soldi, scrivi su Whatsapp al tuo amico di via Archimede, che ti dice che ha una super serata già organizzata con “i soliti” e si raccomanda di “non venire vestito come il solito barbone”. Ti passa a prendere con la sua Serie1 e tu scendi, in quel momento non puoi tornare indietro, sai che tornerai a casa con almeno una piotta e mezzo in meno. Ti porteranno a via Veneto a fare l’aperitivo al Doney e poi, dopo una cena di pesce da 45 euro, si “schiereranno” tutti alla Cabala, e in cocktail gli lascerai come minimo altri 50 euro. Tornerai a casa ubriaco e povero, ma infondo era quello che volevi, avevi proprio voglia di fare il pappone, e ti chiedi a loro quanti cazzo di soldi gli allungano i genitori per fare queste serate ogni weekend.
9. I fattoni
Li chiami soprattutto nell’infrasettimanale, per una serata “filmetto e cannetta”. Quando stai con loro non capisci mai un cazzo, perché appena arrivi a casa e li trovi davanti a Fifa ti passano subito una mega canna che a loro non fa niente mentre a te ti mette le mani addosso. Da quel momento in poi ti diverti tantissimo, inizi a ridere senza tregua, peccato che sei l’unico a divertirti perché loro quella serata la fanno tutte le sere, da 8 anni. Raramente li becchi nel weekend, perché loro quando escono vanno solo in posti tipo San Lorenzo o Pigneto, a fare le canne outdoor. .
8. Gli arrivati
Quando ci esci ti sembra di stare a una riunione di Confindustria. Vanno a cena in posti da 40enni, tutti in giacca e cravatta e con lo smartphone sul tavolo, e si sentono tutti Marchionne. C’è chi racconta del suo ultimo viaggio a Bruxelles al Parlamento Europeo, chi si lamenta di fare su e giù con Milano per l’alta finanza, chi ha “iniziato un nuovo progetto” e chi invece sta finendo il master. Sembra di stare al Rotaract. Dopo x minuti ti sei già rotto il cazzo, perché ti senti un idraulico alla festa di Harvard.
7. Quelli del mare
A 13 anni ci andavi in giro in bici a Santa Marinella e tiravi le uova alle case, eravate i bulletti del litorale. Adesso sono tutti cresciuti, al mare li vedi sempre meno perché ormai si fanno tutti i viaggioni, ma ogni tanto a Roma ci esci. Andate a cena in una trattoria tipo Gallo Rosso, poi selfie con tutti i tag, alla fine ubriachi di vinaccio rosso della casa andate a bere a Ponte Milvio, dove ognuno saluta i suoi rispettivi amici, e poi vi buttate in qualche locale del centro. L’atmosfera sarà fantastica e vi divertirete come matti ma, non si sa perché, vi vedrete dopo 6 mesi.
6. I radical chic
Quando ti chiama il tuo amico di via del Governo Vecchio sai che ti sta per invitare a una serata divertente, in cui conoscerai ricconi di ogni tipo e probabilmente finirai devastato. Abitano in centro, vanno solo a feste private e gli piacciono il vino e le droghe. Eccoli i tuoi amici aristofreak. Andrete prima a bere in centro, poi ti porteranno lì dietro a casa di un amico con quattro cognomi, per poi finire all’after all’Animal a Portonaccio a fare gli alternativi in mezzo ai coatti. In tutto questo probabilmente ti metteranno dell’md nel cocktail, perché sono tutti open minded.
5. I satelliti
Sono quelli che chiami quando non esce nessuno, o quando non ti s’incula nessuno. Stai in piena emergenza e ti serve un appoggio. Vuoi uscire, non rimarresti a casa per niente al mondo, saresti pure disposto a una birra in un pub a Prati. Chiami il tuo amico satellite, che non senti da un mese e mezzo, e lui ti dice che c’avevi preso, vanno proprio a bersi la birra in un pub a Prati. Appena arrivato ti penti già di essere andato, ti prometti che non ci uscirai più, ma tra un altro mese e mezzo sarai disperato di nuovo, e ti porteranno nel solito pub di Prati.
4. I compagni di scuola
Delle elementari o del liceo, perché alle medie non ci si caga di pezza. Lì vedi per nostalgia di un tempo andato, vai in una pizzeria sfigata e la serata si trasforma rapidamente in “Compagni di scuola” di Verdone, in cui si raccontano solo ricordi del passato. Le donne da una parte e i maschi dall’altra, proprio come alle elementari. Anche qui selfie con tag dal titolo “Quelli della 5A”. Tra le foto dei Power Rangers e le canzoni di Molella dopo un po’ non ce la farai più, quando qualcuno propone di andare a casa a vedere i filmini delle recite è rimasta solo una cosa da fare: scappare.
3. Quelli della palestra
Un anno fa ti eri iscritto in palestra per due motivi, stare in forma e conoscere persone nuove. Dopo un anno finalmente è il grande giorno, esci con quelli della palestra. Ci saranno ragazze e ragazzi, persone con cui ti sei scambiato mille sguardi in palestra e con cui finalmente stasera potrai parlare. L’appuntamento è in questo grande ristorante pacchiano di carne, e già da lì capisci l’andazzo. Hai aspettato un anno per passare una serata a parlare di integratori, vacanze a Ibiza e dove costa meno farsi la lampada. A fine serata sul presto li saluti, li rivedrai in palestra, e basta.
2. I nemici
Li odi, non li puoi vedere, non sopporti qualsiasi cosa dicano. Ascoltano musica di merda e vanno in locali dove c’è gente che odi ancora più di loro. Non ci saresti mai uscito, ma ti ci ha portato un tuo amico, che odierai anche lui per i prossimi sei mesi. Quelle facce le avevi già viste tutte, ma non vi siete mai salutati, e sempre imbruttiti. Cercherai qualsiasi mezzo per far passare il tempo, parlando di cose banalissime e facendo finta di ascoltare i loro racconti da finto amicone. Dopo due giorni li rincontrerai per la strada, e ti ci imbruttirai di nuovo.
1. Quelli de fori
Li hai conosciuti facendo lo steward o l’hostess, non sai perché ma sono tutti di fuori Roma. Il più vicino abita al Quadraro, gli altri tra Grottaferrata e Tor San Lorenzo. C’è solo un posto in cui vi potete incontrare: Campo de’ Fiori. Sia perché essendo in centro è più equo, ma soprattutto perché loro conoscono solo quello. D’estate invece ti porteranno sotto a Trastevere in quelle bancarelle terribili che sembrano sagra di paese, così loro si sentiranno più a casa.